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Ecco com’è andata la terza giornata di Champions

di Redazione NCI

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Si è chiusa la terza giornata della nuova edizione della Champions League che ora vede a punteggio pieno solo Aston Villa e Liverpool.

Juve messa in ginocchio, Bologna e Atalanta sprecone

Sconfitta della Juve, che dopo le 2 belle prestazioni contro PSV e Lipsia, cade 0-1 in casa contro lo Stoccarda. Risultato che poteva decisamente finir peggio per la squadra di Thiago Motta, graziata dagli ottimi interventi di Perin e dal VAR, che ha annullato un gol ai tedeschi all’inizio della ripresa. La Vecchia Signora si è dovuta arrendere al 90′ dopo il gol dell’ex Atalanta, El Bilal Toure, al termine di una partita che lascia ancora molti dubbi sull’effettiva forza dei bianconeri.

Serata no anche per il Bologna che nonostante si confermi una squadra concentrata e determinata nelle notti di Champions, esce sconfitto per la seconda volta su tre anche dal Villa Park.

Gli uomini di Italiano, come successo anche a Liverpool e in casa contro lo Shakhtar, hanno avuto le loro occasioni per passare in vantaggio, senza però trovare il gol. Un vero peccato, se pensiamo che fino al 55′ la partita sembrava gestita dai rossoblù, risultati  ancora una volta poco cinici sottoporta.Poca freddezza davanti al portiere anche per l’Atalanta, la quale spreca tantissime occasioni colpendo anche un palo e non va oltre lo 0 a 0. Dea che comunque porta a casa un punto contro il Celtic, che potrebbe risultare di vitale importanza nella classifica della nuova versione della Champions.

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Test di Champions superato per le milanesi

Vittoria convincente per il Milan, che dopo aver perso le prime due gare di Champions, strappa 3 punti fondamentali a San Siro contro il Club Bruges.

La partita sembra essere in discesa per i rossoneri, che dopo 40′ si trovano sopra di un gol e con un uomo in più, ma alla ripresa del secondo tempo, Sabbe pareggia i conti per i belgi. Grande merito va riconosciuto a Fonseca, che dopo il pari degli avversari non perde tempo, fuori Leao e Loftus-Cheek dentro Chukwueze e Okafor. Passano 10 minuti e i due collezionano entrambi un assist a Rejinders per la vittoria del Diavolo. La ciliegina sulla torta della serata rossonera, l’aveva poi messa Camarda, il quale oltre ad esser diventato l’esordiente più precoce nella storia della Champions, è andato vicino ad essere anche il più giovane marcatore della competizione, , ma il VAR ha vanificato il record.

3 punti pesanti anche per l’Inter, uscita vincente dalla terra svizzera degli Young Boys, che nonostante le previsioni del match dicessero altro, ha dimostrato di poter essere un avversario molto più che ostico. Inzaghi nella formazione titolare rinuncia ad alcuni dei suoi gioielli più preziosi: Lautaro, Thuram, Bastoni e Dimarco, ma la partita è bloccata e decide quindi di inserire a gara in corso tutti e 4. Risultato? Bastoni per Dimarco, uno-due con Lautaro, cross basso sul primo palo e gol di Thuram. 0 a 1 per i nerazzurri che si portano a casa una vittoria soffertissima.

E le altre?

Dilagano Monaco e Manchester City contro Stella Rossa e Sparta Praga, con i francesi che vincono 5 a 1 e gli inglesi per 5 a 0. Percorso Champions non avviato nel migliore dei modi invece per il PSG, che si ferma anche in casa contro il PSV, 1 a 1 al Parco dei Principi. Bayern Monaco sorprendentemente in difficoltà, dopo aver perso contro l’Aston Villa nella gara precedente, cade anche in casa del Barcellona per merito soprattutto di Raphinha che travolge i bavaresi con una fantastica tripletta Tripletta anche per il candidato numero uno al pallone d’oro Vinicius JR, che incide notevolmente sulla vittoria per 5 a 2 del Real sul Dortmund.

Serata a doppia faccia invece per l’Arsenal che vince di misura contro lo Shaktar ma perde Calafiori per un infortunio che tutto sembra essere, meno che di lieve entità.

Brest che continua a sorprendere in Champions, stoppando 1 a 1 il Bayer Leverkusen, così come il Lille che dopo aver battuto il Real, vince anche in casa dell’Atletico Madrid, complici anche gravissimi errori della terna arbitrale italiana.

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di Alessandro Calabrese

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