di Federico Minelli

“I migliori cercano sempre di migliorarsi. La nuova Superlega europea punta a diventare la competizione calcistica più entusiasmante al mondo”. Si presenta così, sul proprio sito, A22 Sports Management, l’organizzazione dietro al nuovo progetto che, grazie alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, potrà fare concorrenza alla UEFA e alla FIFA per quanto riguarda le competizioni per club. Un vero e proprio scossone per il mondo del calcio, che ora potrebbe assistere a scenari finora visti quasi come utopici.

La nuova Superlega: come saranno strutturate la competizioni

Ci saranno tre livelli di competizione, che in ordine di livello sono Star, Gold e Blue League. Nelle prime due ci saranno 16 squadre partecipanti, nella terza, invece, saranno 32. La differenza si rispecchierà anche nel numero di gironi per ogni livello: due gruppi in Star e Gold League, quattro invece nella Blue. Per tutte e tre, però, ci sarà prima una fase a gironi e poi una fase ad eliminazione diretta. Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports Management, ha confermato che “La partecipazione si basa su meriti sportivi, è aperta e meritocratica, ci sono promozioni e retrocessioni e non ci sono posti permanenti”.

Questa suddivisione delle tre leghe della nuova Superlega comporta gironi da otto squadre per ogni lega: saranno un minimo di 14 partite stagionali, giocate equamente tra casa e trasferta. Parliamo della fase a gironi, che si disputerà in un arco di otto mesi, tra settembre ed aprile. Insomma, un mini-campionato parallelo a quello nazionale che distribuisce più equamente le partite ne corso dell’anno. L’ultima parte di stagione sarà invece dedicata a playout e playoff. Sempre rispettando la suddivisione in gironi, le prime due classificate dei raggruppamenti di Star e Gold League e la vincitrici dei gruppi di Blue League andranno a comporre le final four delle rispettive competizioni. Per quanto riguarda i playout, si svolgeranno probabilmente sempre con semifinali e finali, ma ancora non ci sono novità sul numero di retrocessioni e promozioni che andranno a modificare annualmente le competizioni.

Tabella comparativa Superlega-UEFA (@a22sports.com)

Le altre proposte di A22 Sports Management

Il progetto della nuova Superlega porta con sé una nuova concezione del calcio, che la tabella qui sopra prova a sintetizzare. Su tutte, spicca la possibilità aperta a tutti di poter guardare gratuitamente le partite in diretta, grazie al servizio streaming fornito. Un accesso diretto per gli appassionati, che non dovranno pagare abbonamenti alle pay-tv. Inoltre, l’intenzione dell’organizzazione è quella di distribuire equamente la “governance” del progetto non ad un ente superiore – come la UEFA finora – ma direttamente ai club partecipanti. “Il nostro obiettivo è chiaro – ha dichiarato il CEO Bernd Reichart – ed è quello di lavorare con i club e altri stakeholder per realizzare la migliore competizione, amata dai tifosi in Europa e nel mondo. Allo stesso tempo, dobbiamo creare un ecosistema calcistico più sostenibile, che comprenda il gioco maschile e femminile, per liberare il pieno potenziale del calcio di club europeo”.

Un progetto intrigante e che ora ha tutte le carte in regola per poter competere con la UEFA e la FIFA nella realizzazione di nuove competizioni per club. C’è da attendere, appunto, la risposta delle singole società, con molte di queste che già fanno muro. Resterà da vedere se la credibilità degli attuali organi internazionali calcistici rimarrà intatta, o se queste nuove proposte potranno cambiare il punto di vista degli addetti ai lavori. È un qualcosa di mai visto nel mondo del calcio e com’è normale che sia, è spaventoso. Sarà comunque importante ragionare lucidamente e con freddezza: la UEFA e la FIFA meritano il monopolio che il mondo del calcio concede loro?

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