Whatsapp e Telegram (@Shutterstock)
L’Unione Europea da tempo si sta muovendo per regolamentare il mondo virtuale. Una fase che si è resa necessaria dalla rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo, e dalla scarsa regolamentazione presente in questo mondo. L’ultimo atto di questa missione è quello di garantire una concorrenza pulita tra le app di messaggistica grazie al DMA.
Il DMA (Digital Markets Act) è un atto che è stato approvato, in via provvisoria, dal Parlamento e dal Consiglio Europeo. Esso è rivolto alle grandi imprese che forniscono i cosiddetti “servizi di piattaforma core“, come i social network o motori di ricerca, designate come “gatekeeper“. Per ricevere questa qualifica, però, queste società devono avere almeno 45 milioni di utenti finali mensili nell’UE e 10.000 utenti aziendali annuali.
Il DMA si rivolge a queste grandi aziende perché, queste, sarebbero più soggette a pratiche commerciali scorrette. L’intento dell’Unione Europea, quindi, è quello di agevolare le piccole aziende e di garantire una concorrenza leale all’interno del mercato. Stando a quanto riferito sul portale del Parlamento Europeo, il DMA vieterà alcune pratiche utilizzate dai “gatekeeper” e consentirà alla Commissione di condurre indagini di mercato e sanzionare i comportamenti non conformi. Se una di queste non rispetta le regole, infatti, la Commissione può infliggere ammende fino al 10% del suo fatturato, arrivando al 20% in caso di infrazioni ripetute.
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Morale della favola? Grazie all’intervento dell’UE i più grandi servizi di messaggistica, tra cui Whatsapp, Facebook Messenger, iMessage e Telegram, dovranno interagire con le piattaforme più piccole, se queste lo richiedono. Gli utenti di tutte le piattaforme, quindi, saranno presto in grado di scambiarsi messaggi e file tra loro, non essendo più vincolati ad una singola app, e ampliando così la propria scelta.
Il relatore della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento, Andreas Schwab, al termine dei negoziati tra Consiglio e Parlamento ha espresso la sua opinione su questo nuovo traguardo:
“L’accordo inaugura una nuova era di regolamentazione tecnologica in tutto il mondo. Il DMA pone fine al predominio sempre crescente delle aziende Big Tech. D’ora in poi, devono dimostrare che consentono anche una concorrenza leale su internet e le nuove regole contribuiranno a far rispettare questo principio di base. L’Europa Garantisce così più concorrenza, più innovazione e più scelta per gli utenti”.
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di Antonio Stiuso
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