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Destiny 2: La Forma Ultima, ecco la recensione con voto di NCR!

di Luca Paluzzi

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L’ultimo DLC della saga di Luce e Oscurità di Destiny, La Forma Ultima, è finalmente qui. In seguito al rinvio di svariati mesi fa, i fan possono ora addentrarsi nel Pallido Cuore del Viaggiatore e mettere fine una volta per tutte alla più grande minaccia mai affrontata: il Testimone. Oggi vi parleremo delle nostre impressioni sulla campagna, le sottoclassi Prismatiche, il raid e molto altro ancora, in questa nuova recensione targata NCR!

Destiny 2: La Forma Ultima, Bungie chiude la saga col botto

Dieci anni. Dieci lunghi anni, dall’uscita di Destiny nel 2014, ci hanno portati dove siamo ora. Tutto quello che è accaduto, tra la morte di vere e proprie divinità per mano nostra, l’assassinio di Cayde-6 e le alleanze strette con Cabal ed Eliksni, non erano altro che piccoli scalini. Piccoli scalini di un percorso che ci ha portati, tra alti e bassi, allo scontro finale con il Testimone.

Campagna

La campagna de La Forma Ultima inizia con la traversata del portale “inciso” nel Viaggiatore. Durante il percorso, noteremo svariati luoghi già conosciuti: la stanza dello scontro con Oryx nel suo raid, pezzi del Cosmodromo, della Z.M.E., e molto altro ancora. Ma il vero colpo d’occhio arriva soltanto una volta attraversato il portale e raggiunto il Pallido Cuore. La nuova destinazione riesce infatti a distinguersi nettamente da tutte le altre, nonostante rimanga una “semplice” raccolta dei luoghi più iconici. Distese verdi, montagne innevate, architettura Insonne e numerosi altri punti d’interesse si uniscono in quella che è una destinazione a dir poco enorme. E attenzione: non parliamo di infiniti spazi vuoti con poco e niente da fare. Il Pallido Cuore offre decine e decine di segreti in pressochè ogni suo angolo. Ma torniamo a parlare della campagna, che si svolge completamente in questa nuova destinazione.

Nel corso delle 7 missioni principali, il nostro obiettivo primario sarà quello di fermare il Testimone dall’avviare la “Forma Ultima“: la riduzione dell’universo a uno stato di eterna immobilità. In quelle che sono circa 5-6 ore di avventura andremo incontro a numerosi colpi di scena, come ad esempio la scoperta dei Dissidenti. Tutti questi eventi però saranno necessari nell’individuazione del punto debole del nostro nemico, che affronteremo in un durissimo scontro al termine della campagna. Finita la missione però, il Testimone ci mostrerà la sua vera forma, (di chiara l’ispirazione alle divinità induiste), e costringendoci a una ritirata momentanea, si sposterà nel suo Monolite, luogo del raid.

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Orlo della Salvezza ed Escissione

Inizialmente, non era nei piani includere il raid nella recensione. Tuttavia, in questo caso è una parte fondamentale della narrativa, e anche lato gameplay Orlo della Salvezza ha letteralmente fatta la storia. Come ogni incursione infatti, ha avuto la sua Raid Race, che ha rotto ogni record: il primo completamento, firmato dal team Parabellum, ha richiesto ben 18 ore e 59 minuti. Ma non finisce qui: per la prima volta nella storia di Destiny 2, una sola squadra è riuscita a completare l’incursione entro 24 ore dal suo rilascio: il secondo team è infatti riuscito nell’impresa dopo 25 ore. Ma torniamo sulla narrativa.

Appena completata l’incursione dai Parabellum, è stata resa disponibile la vera conclusione della campagna, Escissione. In questa attività da 12 persone, in pieno stile scontro finale di Avengers Endgame, dirigeremo l’ultimo assalto al Testimone. Al nostro fianco ci saranno Saint-14, Nimbus, Caiatl, Mithrax e tutti gli altri alleati dell’Avanguardia. Andando avanti nella missione, raggiungeremo il punto dove bisognerà infliggere il colpo finale. Da qui in poi non vi sveleremo altro sulla campagna per evitare grossi spoiler, ma vi consigliamo di vivere la spettacolare esperienza in prima persona.

Sottoclassi Prismatiche

Come già annunciato, La Forma Ultima ha portato con sé una nuova sottoclasse per ogni personaggio: la Prismatica. In questa unione tra Luce e Oscurità, ci vengono fornite diverse opzioni per granate, corpo a corpo e Super provenenti da tutte le altre sottoclassi. Nonostante quindi non ci sia una vera e propria “novità”, la Prismatica è puro divertimento. Delle combo che fino a pochi mesi fa ritenevamo solo fantasia sono ora possibili, e ovviamente, sono devastanti proprio come si immaginava. Anche il metodo di ottenimento dei Frammenti della sottoclasse è innovativo e divertente: alcuni sono nascosti nelle missioni della campagna, mentre altri vanno ottenuti tramite piccole attività nel Pallido Cuore. Qui però, arriva uno dei pochi lati negativi del DLC.

La sottoclasse Prismatica viene ottenuta su ogni personaggio poco dopo l’inizio della campagna, tuttavia soltanto i Frammenti sono condivisi. Quindi gli Aspetti, le granate e le opzioni per il corpo a corpo vanno riottenuti sugli altri personaggi. Questo significa anche dover rigiocare delle missioni secondarie piuttosto lunghe e ripetitive (che non sono di bassa qualità, ma nettamente inferiori rispetto alla campagna principale).

La nuova sottoclasse è stata poi ulteriormente “potenziata” con l’arrivo della spettacolare missione Destino Diadico, che ha permesso ai giocatori di ottenere i pezzi di classe Esotici. Grazie ad essi, è ora possibile combinare due perk esotici insieme, creando combo uniche e divertenti.

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Nuove armi esotiche

Ovviamente il DLC ha introdotto anche diverse nuovi armi esotiche. Parliamo del Microcosmo, la spada Ergo Sum, la Caccia Immobileterna, il Khvostov 7G-0X ed Eufonia. Tra tutte spicca sicuramente Ergo Sum, la prima spada del gioco ad utilizzare munizioni speciali, e che inoltre offre la possibilità di rollare perk di altre famose armi esotiche, come per esempio il Gjallarhorn. Le altre nuove armi però sono tutt’altro che deboli. Il cecchino Caccia Immobileterna, oltre ad essere una delle migliori scelte da DPS, offre una bellissima missione che dimostra come il rapporto tra Cayde-6 ed il Corvo sia molto più profondo di quello che pensiamo. Anche il Microcosmo è una completa novità: si tratta infatti del primo fucile laser a munizioni pesanti, che infligge danni cinetici. Bungie offre anche la possibilità di ottenere la prima arma in assoluto del nostro Guardiano, il Khvostov, tuttavia rivisitato e reso degno della sua nuova rarità esotica. La quest per ottenerlo può però risultare leggermente troppo lunga e tediosa, quindi vi consigliamo di munirvi di guide e pazienza.

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Note finali e voto

L’ultimo DLC della saga di Luce e Oscurità, La Forma Ultima, era circondato da pesanti aspettative. Riuscire a soddisfare sia i giocatori che seguono la saga da 10 anni che quelli più nuovi è un compito tutt’altro che facile, e Bungie è riuscita pienamente nell’impresa. La campagna spettacolare e quasi impeccabile, uno dei raid migliori di sempre, la sottoclasse Prismatica, le nuove armi ed armature e tutti i vari aggiornamenti alla QoL, vanno a comporre un’opera che dimostra com’è che dovrebbe essere un DLC per un titolo live service. Insomma, Bungie ha deciso di concludere la lunghissima saga di Luce e Oscurità con una vera e propria lettera d’amore alla sua fanbase, accontentando giocatori sia vecchi che nuovi, inclusi quelli che da qualche anno ormai nutrivano poche speranze per Destiny. Non mancano però dei piccoli lati negativi che appartengono da sempre al gioco, come ad esempio la leggera ripetitività (soprattutto se si hanno 3 personaggi), ed il modello stagionale che seppur cambiato, rimane molto simile a quello a cui eravamo abituati. È però evidente come gli sviluppatori si stiano muovendo per limare sempre di più queste piccole pecche.

VOTO: 9

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