di Redazione NCI

Dopo il successo di “Dune: Parte 2”, Denis Villeneuve ha rivelato di essere “nella zona di scrittura” per “Dune: Messiah”, il terzo capitolo della sua epica trasposizione del capolavoro di Frank Herbert. Il regista ha chiarito che questo nuovo film non sarà semplicemente “Dune: Parte 3”, ma avrà una sua identità ben definita, ponendosi come una storia autonoma rispetto ai primi due capitoli.

Villeneuve ha infatti spiegato che considera “Dune” e “Dune: Parte 2” come un’unica opera divisa in due per esigenze di distribuzione. “Per me, Dune e Dune Parte 2 sono come un’entità unica. È un unico film, ma diviso in due parti per questioni di distribuzione. E quel film è finito, è andato”. Con “Dune: Messiah”, dunque, si apre un nuovo capitolo che porterà a compimento l’arco narrativo di Paul Atreides.

Il futuro di Paul Atreides, Dune: Messiah esplorerà il suo regno e le sue conseguenze

Il film sarà ambientato dodici anni dopo gli eventi di “Dune: Parte 2” e approfondirà le conseguenze del dominio di Paul come imperatore, esplorando le implicazioni politiche e religiose del suo regno. Villeneuve ha già confermato che il progetto sta prendendo forma rapidamente e che le riprese inizieranno prima del previsto, con una data di uscita indicativa fissata per dicembre 2026.

Per quanto riguarda il cast, è previsto il ritorno di Timothée Chalamet nel ruolo di Paul Atreides, insieme a Zendaya nei panni di Chani. Villeneuve ha anche espresso entusiasmo nel lavorare nuovamente con Florence Pugh e Anya Taylor-Joy, suggerendo che i loro personaggi avranno un ruolo più centrale in questo capitolo.

Con “Dune: Messiah”, Denis Villeneuve punta a chiudere il viaggio di Paul Atreides in un finale che promette di essere spettacolare e carico di tensione. Ma il regista ha anche lasciato aperta la porta a futuri adattamenti dell’universo di Dune, pur sottolineando che non sarà lui a portarli avanti: “Non chiudo la porta. Non lo farò io stesso, ma potrebbe accadere con qualcun altro”.

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Articolo di Damiano Longo

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