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Dengue, il primo caso autoctono in Italia

di Enrico Tiberio Romano

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A Brescia un nuovo caso di febbre Dengue ha fatto scattare l’allarme, in quanto si tratterebbe del primo contagio autoctono in Italia, cioè avvenuto sicuramente all’interno dei confini del Paese dato che il paziente contagiato non è mai stato all’estero. Tra le ipotesi al vaglio c’è la presenza di zanzare infette, vettori principali della malattia, sul territorio.

La dengue arriva in Italia

La Dengue, una malattia simile a un’influenza presente principalmente in Paesi tropicali e subtropicali, sarebbe arrivata definitivamente in Italia alla luce del primo contagio sul suolo nostrano. Fortunatamente questa patologia non si trasmette da uomo a uomo, ma esclusivamente attraverso le zanzare, di 4 tipi diversi compresa la ben nota zanzara tigre.

Le azioni preventive che si possono mettere in atto, perciò, riguardano la proliferazione delle  zanzare. Accorgimenti come evitare di abbandonare contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea, non versare acqua nei tombini, tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce o provvedere al taglio periodico dell’erba nelle aree private.

La malattia può svilupparsi sotto forma di una febbre accompagnata da emorragie anche gravi ed è pertanto pericolosa perché potrebbe causare anche dei collassi localizzati che in alcuni casi possono portare al decesso.

“A seguito della segnalazione del caso sospetto, Ats ha allertato i Comuni che la persona ha dichiarato di aver frequentato per motivi di lavoro e di residenza, i quali hanno provveduto a mettere in atto gli interventi di disinfestazione previsti dai protocolli ministeriali e regionale”, scrive Ats in una nota, come riporta BresciaToday.

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