I dubbi che avvolgono Days Gone sono sempre più fitti. Il gioco era uscito in esclusiva PlayStation nel 2019 ed era stato prodotto da Sony Bend. Il titolo era stato vittima di molte critiche all’interno della community nella sua versione iniziale, ma poi si era ripreso, diventando uno dei giochi più apprezzati del suo genere, soprattutto per la sua trama.
I fan erano rimasti però molto delusi quando è trapelata la notizia che un sequel dello stesso non era nei progetti di Sony. A rincarare la dose ci aveva pensato il creative director John Garvin, che aveva criticato i fan dicendo che il gioco fosse stato penalizzato dal fatto che in pochi erano disposti a comprare il titolo a prezzo pieno.
Dopo un periodo di quiete, era intervenuto sulla questione anche il director Jeff Ross. Aveva infatti rivelato alcune idee che erano state attuate per il sequel mai terminato che includevano anche un multiplayer in cooperativa.
E qui arriviamo al succo del discorso. Infatti lo stesso Jeff Ross è tornato sull’argomento in queste ore. “Casualmente” dopo che Sony Interactive Entertainment ha espresso i risultati raggiunti sul mercato di Ghost of Tsushima, rivelando che ha raggiunto 8 milioni di copie vendute. Secondo Ross la compagnia giapponese avrebbe dovuto essere più soddisfatta dei traguardi commerciali del suo Days Gone. Per giunta pare che il managment locale di Sony Bend avrebbe insinuato che i traguardi raggiunti fossero addirittura un fallimento in confronto alle loro aspettative.
Ross infatti afferma che:
“Al momento in cui ho lasciato Sony, Days Gone era uscito da un anno e mezzo (e un mese) e aveva venduto 8 milioni di copie. Da allora ha continuato a vendere e ha venduto più di un milione di copie su Steam. Il management dello studio locale ci ha sempre fatto sentire come se la cosa fosse una grossa delusione, un fallimento”.
Seguendo il filone logico di Ross nonostante i traguardi economici secondo lui eccellenti, l’idea di Sony Bend potrebbe essere stata deviata dalle opinioni diverse dei manager dello studio. I quali avrebbero ritenuto deludente la risposta del mercato per il titolo, molto più di quanto effettivamente fosse.
Nei commenti del tweet un lettore ha chiesto a Ross con quelle affermazioni se si riferisse al management di Bend, o a piani più alti di Sony Interactive Entertainment. L’ex director Sony ha risposto “sicuramente locale. Non so che tipo di pressioni ricevessero dall’alto”.
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di Simone Merlo
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