di Domenico Scala
Il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è deceduto all’1.15 di questa notte a 65 anni. Era ricoverato dallo scorso 26 dicembre nel centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone per una grave complicazione dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.
La malattia e gli ultimi mesi di lavoro di David Sassoli
Forse non a caso, a dicembre Sassoli aveva comunicato l’intenzione di non ricandidarsi alla guida del Parlamento Europeo. Stimato giornalista, conduttore televisivo, vicedirettore del Tg1, Sassoli era entrato in politica nel 2009 come europarlamentare del Partito Democratico.
Con la notizia del ricovero, nella giornata di lunedì numerosi personaggi politici hanno voluto dimostrargli affetto. In particolare rappresentanti delle istituzioni, colleghi di partito e amici, in Europa e nel nostro Paese.
La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è detta “profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico. I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David.”
A settembre aveva avuto una polmonite da legionella. Una polmonite dura, dalla quale però sembrava essersi ripreso bene. Gli strascichi tuttavia erano stati molti, nel fisico e non solo. Tanto che poco prima di Natale aveva girato un video nel quale, oltre a ricordate quanto fatto per il Parlamento europeo, Sassoli aveva smentito qualunque legame tra la sua malattia e il Covid o, peggio, i vaccini contro il Coronavirus.
Le tappe della sua carriera
Sassoli era nato a Firenze nel 1956, figlio di Domenico Sassoli, giornalista e intellettuale. La sua carriera in televisione era iniziata nel 1992, come inviato di cronaca del Tg3. Nello stesso periodo aveva collaborato con Michele Santoro in alcuni suoi programmi. Nel 1999 era entrato nella redazione del Tg1 come inviato speciale. Poi era diventato conduttore del Tg1 dell’edizione delle 13.30 e successivamente di quella delle 20. Nel 2007 Sassoli era divenuto vicedirettore del Tg1, nonché dei settimanali di approfondimento Speciale TG1 e Tv7. Nel 2004 era stato eletto Presidente dell’Associazione Stampa Romana. Poi l’ingresso in politica nel 2009 come candidato al Parlamento Europeo. Nel 2013 si era candidato alle primarie come sindaco di Roma, arrivando secondo dopo Ignazio Marino. Il 3 luglio 2019 era stato eletto (al secondo scrutinio) Presidente del Parlamento Europeo con 345 voti, con il sostegno dei gruppi europeisti.
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di Domenico Scala
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