di Redazione NCI
In una recente intervista a Variety, il regista David Fincher ha rivelato un curioso retroscena della sua carriera: un passato intreccio con l’universo cinematografico di “Harry Potter”. Fincher ha svelato di essere stato a un passo dal dirigere uno dei film della saga, proponendo alla Warner Bros. una visione audace e radicale che però non trovò mai il favore dello studio.
“Mi avevano invitato a discutere su come avrei approcciato Harry Potter,” ha raccontato Fincher. “Ho spiegato chiaramente che non mi interessava realizzare una versione edulcorata, tipicamente hollywoodiana. Volevo qualcosa di intenso, che evocasse Shakespeare a colazione, con un’atmosfera inquietante.” La Warner Bros., tuttavia, era orientata su tutt’altra strada: “Volevano un’estetica scolastica impeccabile, ispirata a Thom Browne, con un pizzico di Oliver Twist” ha aggiunto il regista. Alla fine, le idee oscure e visionarie di Fincher vennero accantonate.
Harry Potter: l’evoluzione cinematografica e il sogno mancato di Fincher
La saga, come noto, prese una direzione diversa, plasmata dalle mani di registi che hanno lasciato ciascuno un’impronta distintiva. I primi due capitoli, sotto la guida di Chris Columbus, introdussero il pubblico a un mondo magico e familiare, caratterizzato da un tono luminoso e accessibile, ideale per coinvolgere spettatori di tutte le età.
Con Alfonso Cuarón al timone del terzo film, la saga subì una trasformazione stilistica e narrativa: “Il prigioniero di Azkaban” esplorò sfumature più cupe e tematiche più mature, gettando le basi per un’evoluzione del tono generale della serie. Mike Newell, nel quarto capitolo, aggiunse un elemento di drammaticità e avventura, mentre David Yates, con gli ultimi quattro film, consolidò un’atmosfera sempre più complessa e oscura, perfettamente allineata al crescendo emotivo della storia. La saga si concluse così nel 2011, segnando un’epoca e definendo un nuovo standard per i franchise cinematografici.
Oggi, l’universo di Harry Potter si prepara a una nuova vita con una serie televisiva che promette di riportare sullo schermo i romanzi di J.K. Rowling con un approccio più dettagliato e fedele ai libri. Si tratta di un progetto ambizioso che potrebbe ridefinire l’immaginario della saga per le nuove generazioni. E chissà, forse questa nuova produzione potrebbe cogliere l’occasione per sperimentare con atmosfere più audaci e inquietanti, realizzando almeno in parte quel tono shakespeariano che David Fincher aveva immaginato, ma che non ebbe mai l’occasione di mettere in scena.
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Articolo di Damiano Longo
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