di Redazione NCI
La pandemia sembra ben lontana dall’essere ad una conclusione definitiva, a causa della variante Omicron che ha determinato una nuova risalita nella curva di contagi in tutta Europa, spingendo i vari governi ad applicare misure più restrittive.
In virtù di ciò il Consiglio dei Ministri ha emesso un nuovo decreto, nella speranza di arginare il nuovo boom di casi derivanti dalla variante Omicron.
Lockdown per i no vax
Il nuovo decreto, approvato mercoledì 29 dicembre, rappresenta un’ulteriore stretta per coloro che non hanno fatto il vaccino: il super green pass – che si ottiene con il vaccino o la guarigione – è stato esteso di fatto a tutte le attività, tranne che per i lavoratori e gli studenti universitari che potranno ancora ricorrere al tampone.
Dal 10 gennaio per prendere un treno o anche bus o metro, partecipare a fiere e convegni, ma anche mangiare all’aperto, andare in hotel o sciare non basterà più il tampone ma servirà il vaccino o la guarigione. Un vero e proprio lockdown non dichiarato.
Super green pass per lavorare
Ancora non si è arrivata alla decisione definitiva per quanto riguarda l’utilizzo del super green pass per il mondo del lavoro. Se ne discuterà ai primi di gennaio, per capire se obbligare i lavoratori a possedere il super pass per il mondo del lavoro, pubblico e privato. Nel corso della cabina di regia che ha preceduto il Cdm è emersa infatti una divisione all’interno della maggioranza, con Pd e Forza Italia a favore di questa soluzione e Lega e M5s contrarie.
Di fatto, stiamo assistendo ad un vero lockdown per i non vaccinati, con l’impossibilità di fruire di qualsiasi servizio che non sia essenziale. Inoltre, per chi non è in possesso del certificato verde, si affaccia anche l’ombra dell’esclusione dal mondo del lavoro, che porterebbe di fatto il governo ad un obbligo vaccinale – anche se non propriamente dichiarato.
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di Denise Michela Pengue
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