di Gianmichele Trotta

Cinquecentomila biglietti aerei gratuiti per recarsi a Hong Kong: questa è la promessa fatta dalla regione cinese che spera, in questo modo, di raggiungere i livelli di traffico turistico simili a quelli pre-pandemici. Ad aver decimato il numero di visitatori che solitamente si recano nel Paese, però, non c’è solo il Covid-19… Andiamo quindi a scoprire di più a riguardo.

Da 56 milioni a poche migliaia di turisti all’anno: cosa è cambiato nell’ultimo biennio?

Il tracollo del turismo avvenuto a Hong Kong è stato probabilmente uno dei più catastrofici a livello mondiale. I dati riportati dalla BBC, riferiscono solamente 184 mila visitatori nei primi otto mesi di quest’anno. Paragonando questi numeri a quelli pre-pandemici, la situazione si rivela subito estremamente grave; nel 2019, prima della pandemia, i turisti che si sono recati nella regione cinese sono stati ben 56 milioni…

Le cause di questo tracollo sono da attribuire principalmente alla stessa pandemia, che in Cina è stata gestita con la cosiddetta “politica di tolleranza zero”, con restrizioni severe e lockdown improvvisi. Di conseguenza, ciò ha ridotto non solo il traffico di turismo dall’estero, ma anche dalla Cina continentale, che rappresentava ben la metà dei visitatori.

Un altro motivo che ha rappresentato un problema per i voli diretti a Hong Kong è stata la guerra in Ucraina; alcune compagnie aeree, infatti, si sono trovate costrette ad annullare tutti i voli diretti per la regione cinese a causa della chiusura dello spazio aereo russo. Tra queste, vi è la compagnia aerea inglese Virgin Atlantic, che già lo scorso dicembre aveva fermato le rotte verso Hong Kong. Si prevedeva di riprendere i viaggi a marzo 2023, ma la stessa Virgin ha riferito che:

“Le significative complessità operative dovute alla chiusura dello spazio aereo russo in corso hanno contribuito alla decisione commerciale di non riprendere i voli nel marzo 2023, come previsto”.

Lockdown Cina (@Shutterstock)

500mila biglietti gratis per Hong Kong: l’iniziativa dell’ente al turismo

Per tentare di ovviare al problema, stando a quanto riporta ancora la BBC, l’ente al turismo di Hong Kong ha trovato una soluzione che spera possa riportare la città tra le mete turistica di primo livello nel mondo. Dane Cheng, direttore esecutivo dell’Hong Kong Tourism Board, ha dichiarato in una conferenza stampa che:

“L’autorità aeroportuale finalizzerà l’accordo con le compagnie aeree. Una volta che il Governo annuncerà che rimuoverà tutte le restrizioni Covid-19 per i viaggiatori in entrata, lanceremo le campagne pubblicitarie per i biglietti aerei gratuiti“.

Il mese scorso, infatti, il governo di Hong Kong ha dichiarato che avrebbe rimosso alcune delle leggi anti-Covid più severe quali l’obbligo di quarantena in hotel per i turisti in entrata nella città, e di mostrare l’esito negativo di un tampone. Tutto ciò che i viaggiatori dovranno fare è quindi sottoporsi ad un auto-monitoraggio per i tre giorni successivi all’arrivo.

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