di davide gerace
La pandemia da Covid-19 non è finita. Dopo due anni tra chiusure, varianti e centinaia di migliaia di morti, con l’arrivo dei vaccini e di forme meno pericolose del virus, sembrava che la fine dell’emergenza mondiale fosse a un passo. Nell’ultimo periodo i contagi hanno però ricominciato a correre e in vista dell’arrivo delle stagioni fredde, questo spaventa il Ministero della Salute, pronta a prendere provvedimenti in caso la situazione peggiori.
La circolare contro il Covid-19
Come scrive Adnkronos, il Ministero della Salute starebbe studiando una bozza di circolare nuova in vista dell’arrivo dell’inverno. Nel caso di “un evidente peggioramento epidemiologico, con grave impatto clinico e/o sull’assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali”, scatteranno i primi provvedimenti. Potrebbe tornare l’uso della mascherina: “In spazi pubblici chiusi potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità”.
Non solo, la circolare potrebbe prevedere anche: “Nel caso di un sensibile peggioramento dell’epidemia, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure. Tra queste il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”.
“Prepararsi ad affrontare il virus”
Come ricorda la bozza del Ministero della Salute “la pandemia non è ancora terminata”. Solo ieri il bollettino giornaliero parlava di 58.885 nuovi casi, 60 morti e quasi 300 ricoverati in più.
La bozza indica la strada: “Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi. Dovremo affrontare un autunno e un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute. È particolarmente importante evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l’incidenza di malattia grave, proteggendo soprattutto le persone più fragili”.
Il documenta sottolinea: “Sarà prioritario considerare nella preparazione e nell’attuazione delle nuove strategie vaccinali, una serie di fattori tra i quali la prosecuzione della campagna vaccinale in corso”.
Infine, per quanto riguarda l’isolamento e la quarantena, la bozza spiega: “L’individuazione dei casi attraverso i test, l’isolamento dei casi e la ricerca mirata dei contatti continuano ad essere strumenti utili per gestire l’epidemia da SarS-CoV-2. La ricerca dei contatti e la quarantena dovrebbero prioritariamente essere condotte ed applicate in individui a rischio di malattia grave, contesti ad alto rischio”.
Perché la prevenzione è fondamentale al fine di evitare nuove ed eventuali restrizioni.
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