Attualità

Cos’è la febbre West Nile e come difendersi

Il virus West Nile, identificato per la prima volta nel 1937 in Uganda, oggi circola in molte aree del mondo, inclusa l’Italia. Non è una novità: il primo focolaio italiano è stato registrato nel 1998. Da allora, complici le condizioni ambientali favorevoli alla proliferazione delle zanzare, il virus si è stabilizzato nel Paese ed è ormai endemico in almeno 14 Regioni. A trasmetterlo è soprattutto la zanzara comune (Culex pipiens), autoctona e largamente presente sul territorio, a differenza di specie esotiche come quella della dengue. La presenza di acqua stagnante, le alte temperature e le piogge abbondanti favoriscono la proliferazione delle zanzare e, di conseguenza, l’aumento dei contagi.

Sintomi, rischi e manifestazioni della malattia West Nile

@ai

La febbre West Nile si manifesta in modo diverso da persona a persona. Nell’80% dei casi l’infezione non provoca sintomi, mentre nel 20% si osservano disturbi lievi come febbre, mal di testa, nausea, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei, soprattutto nei giovani adulti. Meno dell’1% dei contagiati, in prevalenza anziani o persone immunocompromesse, sviluppa complicazioni neurologiche gravi, tra cui encefaliti, meningiti e paralisi. La recente morte di un’anziana di 82 anni nel Lazio ha riacceso l’attenzione sul virus, che nel 2024 ha causato oltre 460 casi e 20 decessi in Italia. Il monitoraggio e l’intervento tempestivo restano fondamentali.

La prevenzione fondamentale, soprattutto per i più fragili

Non si dispone di vaccini né di cure specifiche, perciò la prevenzione rappresenta la difesa più efficace. Indossare abiti chiari e coprenti, applicare repellenti, usare zanzariere, evitare zone infestate tra il tramonto e l’alba ed eliminare l’acqua stagnante da giardini e terrazze sono pratiche fondamentali. Le autorità sanitarie possono attuare disinfestazioni mirate, come già avvenuto nella provincia di Latina, dove a luglio 2025 si sono registrati sette casi confermati. Mantenere alta l’informazione e attiva la sorveglianza epidemiologica resta essenziale per contenere la diffusione del virus, soprattutto tra le persone più fragili e a rischio.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguire Nasce, Cresce, Ignora!

Articolo di Biagi Linda

Fonte: FOCUS

Redazione Network NCI

Articoli Recenti

  • Gaming

Nintendo: respinta dall’ufficio giapponese una richiesta di brevetto utile contro Palworld

Una richiesta di brevetto presentata da Nintendo è stata respinta dall'ufficio brevetti giapponese. Il brevetto…

15 ore fa
  • Gaming

Hideo Kojima ha smentito le recenti voci riguardo la proposta per un gioco su Matrix

Hideo Kojima stesso ha riferito non aver mai ricevuto un proposta diretta per un gioco…

15 ore fa
  • Attualità

Brasile, a 9 anni uccide la mamma a coltellate

A soli 9 anni un bambino in Brasile ha colpito fatalmente la mamma con un…

15 ore fa
  • Attualità

Huayracursor jaguensis: l’importante dinosauro appena scoperto

I paleontologi del sito di Quebrada Santo Domingo hanno portato alla luce qualche settimana fa…

15 ore fa
  • Attualità

Roma, primo trapianto di arteria polmonare su paziente con tumore

All'ospedale Sant'Andrea di Roma è stato effettuato il primo trapianto al mondo di arteria polmonare…

15 ore fa
  • Attualità

Allarme mercato automobilistico: mancano i microchip

La produzione automobilistica europea è a rischio a causa della mancanza di microchip provenienti dalla…

15 ore fa