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Concorso per Forze dell’Ordine: 17 indagati per aver fatto partecipare dei sosia al posto loro

di Francesco Ferri

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Durante i concorsi di selezione per le Forze dell’Ordine, avvenuti tra il 2017 e il 2021, in diciassette partecipanti avrebbero tentato di truffare la commissione d’esame facendo partecipare dei sosia al posto loro. Di questi in 11 sarebbero anche riusciti a superare il concorso.

L’utilizzo dei sosia al concorso

Dopo un iniziale procedimento, come riportato da Sky Tg 24, archiviato per mancanza di prove, la Procura di Roma ha riaperto nuovamente il caso indagando i 17 candidati in questione per truffa e sostituzione di persona. Il capo d’imputazione emesso dall’amministrazione pubblica, infatti, recita: “Si procuravano l’ingiusto profitto dato dal superamento della prova concorsuale con successivo arruolamento nel Corpo. Al quale cagionavano un danno anche patrimoniale: spese concorsuali, di assunzione, indebito stipendio pagato“. Per smascherare i truffatori sarebbe servita la perizia grafica eseguita sulle prove d’esame. Quest’ultima ha rivelato come la scrittura non corrispondeva con quella dei veri candidati.

I candidati colpevoli

Dei diciassette candidati che hanno utilizzato lo strategemma del sosia più preparato per superare le prove, in undici ce l’hanno fatta davvero! Precisamente un allievo nell’Arma dei carabinieri, tre agenti della polizia penitenziaria, sei partecipanti al concorso per la Polizia di Stato e un candidato per il concorso nei vigili del fuoco. In 6, invece, nonostante il tentativo di raggirare la commissione, sarebbero stati ugualmente bocciati.

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