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Colombia: bambini sopravvivono a un incidente aereo e a 40 giorni nella giungla

di davide gerace

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Una storia incredibile. Solo così possiamo descrivere la vicenda di 4 fratellini, che prendendosi cura uno dell’altro, sono riusciti a sopravvivere a un incidente e a oltre un mese nella giungla della Colombia.

Colombia: la tragica storia

Come racconta il quotidiano colombiano El Tiempo, i 4 bambini, 3 sorelle e un fratello, sono riusciti a sopravvivere a uno spaventoso incidente aereo. Il velivolo su cui viaggiavano, un Cessna 206, si era schiantato lo scorso primo maggio in una zona boscosa del municipio di Solano, nel sud della Colombia. Nell’incidente i bambini hanno perso la madre e loro, incredibilmente sopravvissuti, si sono ritrovati a vagare da soli in mezzo alla giungla.

Le ricerche sono scattate immediatamente, con l’aereo ritrovato 16 maggio successivo insieme ai corpi della madre dei piccoli e ad altri due adulti, il pilota e leader indigeno Yarupari Herman Mendoza Hernandez. I 4 hanno lasciato diverse tracce dietro di loro, come resti di frutta, che hanno portato oltre 200 persone, tra forze speciali ed esploratori indigeni, a mettersi alla loro ricerca.

Il ritrovamento

Per aiutare i bimbini a sopravvivere, durante le ricerche sono stati lanciati, nelle zone circostanti all’incidente aereo, oltre 100 kit di sopravvivenza. Alla fine i soccorsi hanno trovato i 4 fratelli a circa 5 km di distanza a ovest dallo schianto. Denutriti, i piccoli sono stati trasportati all’ospedale di Bogotà per le cure del caso. Un trasporto difficile, causato dalla fitta vegetazione della foresta amazzonica, costringendo i soccorritori a caricare i bambini, uno alla volta, su un elicottero che aspettava 60 metri d’altezza, sopra gli alberi.

Le forze armate colombiane hanno pubblicato su Twitter le immagini del salvataggio, con la notizia confermata successivamente anche dal presidente del Paese, Gustavo Petro.

La sorella maggiore, di soli 13 anni, si è presa cura dei fratelli più piccoli, rispettivamente di 9, 4 e 1 anno, compiuto durante il periodo nella giungla. La nonna dei bambini, di origine indigena, ha parlato della nipote all’agenzia AFP: “Si è sempre presa cura di loro quando la loro madre lavorava. Dava loro farinita, casabito (farina e pane di manioca), qualsiasi frutto del cespuglio”. La donna ha aggiunto che “i bambini sono molto abili a camminare attraverso la giungla”.

Una storia drammatica, ma con un finale positivo, con i bambini, almeno loro, che potranno far ritorno dalla loro famiglia.

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