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Codice stradale, cosa cambia con la nuova riforma

di Alessandro Colepio

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Nel corso della giornata di ieri si è tenuta una riunione del Consiglio dei Ministri che ha trattato, fra le altre tematiche, la ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna e la riforma del codice stradale. Quest’ultimo è un tema molto caro al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Già da qualche tempo insiste infatti sul bisogno di modificare le leggi sulla sicurezza in strada.

Il Nuovo Codice della Strada è stato presentato al Consiglio dei Ministri, che lo ha approvato nelle scorse ore. Ecco quali saranno le novità più significative per tutti gli automobilisti.

I cambiamenti del nuovo Codice stradale

Partiamo dai monopattini elettrici, che da qualche tempo rappresentano uno degli argomenti più dibattuti. La nuova riforma introduce l’obbligo di targa e di indossare il casco per tutti i conducenti, inserendo inoltre alcune norme di comportamento come ad esempio il divieto tassativo di imboccare una strada in senso opposto.

I monopattini elettrici e i veicoli affini potranno circolare solo in aree urbane, rispettando il limite massimo di 50 km/h.

Come seconda novità, viene allungato il divieto per i neopatentati di guidare auto di grossa cilindrata. In particolare, sarà possibile mettersi alla guida di veicoli con potenza di rapporto superiore a 55 kW/t solo dopo 3 anni dal conseguimento della patente. Questa novità non avrà effetto retroattivo. Sarà vincolante solo per chi dovesse ottenere la patente dopo la sua entrata in vigore.

Riforma in arrivo anche per le ZTL, a cui verrà imposto un tasso di tolleranza del 10% per coloro che sostano più a lungo del periodo di permanenza previsto. Un’altra questione spinosa è quella relativa alle omologazioni degli autovelox, che dall’entrata in vigore del ddl saranno equiparate ai criteri di valutazione, sollevando i giudici dall’incarico di valutare tutti i casi di contestazione che si sono registrati negli ultimi anni.

 

Auto (@Shutterstock)

Alcol Lock e multe salate

All’interno del disegno di legge che verrà presentato alle Camere c’è spazio anche per il tema dei comportamenti illeciti, con un generale inasprimento delle sanzioni. Chi verrà colto a guidare in stato di ebrezza dovrà rinunciare a bere per i successivi due o tre anni, e inoltre sarà obbligato a installare un sistema Alcol Lock sul proprio veicolo. Pugno ancora più duro per chi si metterà al volante dopo aver assunto stupefacenti. Previsto infatti il ritiro della patente, che potrà essere conseguita di nuovo dopo 3 anni.

L’innovazione più importante in tema di sanzioni è però sicuramente il nuovo rapporto di collegamento fra punti decurtati e sospensione della patente. Alcuni reati stradali, infatti, saranno puniti scalando i punti e inabilitando temporaneamente il conducente per un periodo più o meno breve.

Nello specifico, questo sistema verrà adottato per coloro che verranno sorpresi mentre usano il telefono alla guida, guidano senza cintura, non rispettano la precedenza o superano i limiti di velocità. Se il conducente ha fra i 10 e i 19 punti, la sospensione della patente durerà 7 giorni, che diventeranno 15 nel caso in cui i punti siano da 1 a 9.

Insomma, è chiara la direzione che il nuovo Codice della Strada vuole imboccare. Un futuro più sicuro per tutti gli automobilisti, cercando di impedire gesti irresponsabili con sanzioni mirate e pesanti.

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