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Cibiana di Cadore (Belluno): “turista” diventa sindaco contro la sua volontà

di Lorenzo Peratoner

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Vittoria a sorpresa nelle elezioni comunali di Cibiana di Cadore (Provincia di Belluno), comune di circa 300 persone, dove ha registrato la maggioranza dei voti Sandro Gerardi, un veneziano di 68 anni, il quale aveva partecipato alle elezioni sottoforma di una lista “civetta” per sostenere il sindaco uscente nel suo secondo mandato.

Cibiana: la lista “civetta” e la vittoria inaspettata

Gerardi non è un volto nuovo nel comune cadorino, come lui stesso ha raccontato al “Corriere della Sera“, infatti, si trattava della meta prediletta delle vacanze:

“Da quando avevo sei anni vengo in queste zone […] A Cibiana sono arrivato nel 2007. Abbiamo preso una casa con la mia famiglia, ci andavano d’estate ma anche tutti i fine settimana. Sono andato in pensione nel 2020, da quel momento mi sono trasferito per periodi più lunghi ed ho cominciato a conoscere la vera vita di montagna. Finito il lavoro ho seguito quella che era la mia passione prima di lavorare in Cassa di Risparmio”.

Una vita condotta tra le banche veneziane e le montagne bellunesi, ma che ha raggiunto il suo coronamento con l’elezione, assolutamente inaspettata, a sindaco di Cibiana. Gerardi, infatti, si è candidato con la sua lista civica “Cibiana due” al solo scopo di creare una lista civetta che potesse evitare il commissariamento, e conscio che il sindaco uscente, Mattia Gosetti, avrebbe goduto di una rielezione, in virtù, secondo Gerardi, del suo “buon operato” in qualità di primo cittadino. Sulla carta, pertanto, non ci doveva essere una vera competizione tra le due figure.

I calcoli di Gerardi, tuttavia, si sono rivelati fallaci. Con 104 voti su 189 totali, infatti, ha ottenuto la maggioranza con il 55%, superando gli 85 voti devoluti a Gosetti e alla sua lista “Noi per Cibiana“.

“Mi è arrivato un sms di Gosetti che mi avvisava. L’ho trovato assurdo. Fin da subito mi ero candidato come lista civetta, per dar modo al sindaco di fare un secondo mandato. Qui a Cibiana ci sono 330 abitanti in aggiunta altri 500 o poco più votano all’estero, non avremmo raggiunto il 40%. Anche durante la campagna elettorale ho fatto un lavoro low profile, a me non interessava proprio la candidatura”.

Gerardi, in merito a questo travaso di voti a suo favore, ha sostenuto:

“Penso ci sia stato un voto di protesta che io personalmente ritengo ingiustificato. Il sindaco uscente ha portato tantissimo per il territorio di Cibiana non vedo perché abbiano deciso di dire no ad una persona che è riuscita a fare tutto questo […] Forse non è stato comunicato abbastanza. Se uno lavora in silenzio e porta a casa i risultati quello che fa non viene capito. Ma Gosetti ha fatto un lavoro incredibile per il territorio”.

Non si esclude, dato il contesto estremamente locale e ristretto dal punto di vista del bacino elettorale di queste elezioni, che qualcuno volesse appositamente scalzare il sindaco uscente per antipatie o discordie personali.

Il commento del sindaco uscente e l’avvio della nuova giunta comunale

Il sindaco sconfitto, dopo un iniziale “no comment“, si è esposto pubblicamente sui social :

“Così si chiude la mia avventura come sindaco di Cibiana di Cadore. Ci tengo a ringraziare sentitamente tutti coloro che in questi anni e soprattutto in questo ultimo difficile periodo mi hanno aiutato, sostenuto e mi hanno dimostrato tanto affetto. Dunque, umilmente faccio un passo indietro”.

La palla passa quindi ora a Gerardi, il quale si è dichiarato pronto a servire per il mandato voluto dai cittadini:

“Farò avanti e indietro. Ho anche esigenze della mia famiglia, ma ci sarò. In questo momento sono qui sono arrivato subito prima dello spoglio. Sono determinato a portare fino in fondo il mandato dato dagli elettori, non voglio che per una miopia venga perso il lavoro di Gosetti. Se io non avessi accettato sarebbe arrivato il commissario e avremmo perso tutto, finanziamenti compresi. Un lavoro che, continuo a dirlo, è stato enorme”.

Fonti: Corriere della Sera, Il Gazzettino

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