di Redazione NCI
Nei giorni scorsi ci ha lasciati Viktor Antonov, il visionario che ha contribuito a rendere Half-Life 2 e Dishonored due capolavori senza tempo nell’industria videoludica. La notizia della sua scomparsa è stata confermata da Marc Laidlaw, suo collega ai tempi di Half-Life 2 in Valve.
Un’icona che ci lascia
Laidlaw ha espresso il suo dolore sui social media, dichiarando di non avere dettagli sulla morte dell’amico e collega, ma di essere profondamente rattristato: “Brillante e originale. Rendeva tutto migliore.”
La carriera di Antonov è andata ben oltre questi due titoli iconici. Nato in Bulgaria nel 1972, si trasferì a Parigi a 17 anni. Il suo debutto nel mondo dei videogiochi avvenne nel 1997 con Redneck Rampage, uno sparatutto in prima persona sviluppato da Xatrix Entertainment, per cui realizzò le mappe. Sempre con Xatrix lavorò a Redneck Deer Huntin’, Quake II Mission Pack: The Reckoning, Redneck Rampage Rides Again e Kingpin: Life of Crime, quest’ultimo in qualità di artista.
Il grande salto arrivò con Valve, dove divenne direttore artistico di Half-Life 2, consolidando la sua carriera. Contribuì anche a Counter-Strike: Source e Half-Life 2: Lost Coast prima di passare agli studi Bethesda. Qui ricoprì il ruolo di art director per Dishonored con Arkane Studios, realizzando un lavoro straordinario.
Negli anni successivi, il suo talento ha arricchito titoli come Wolfenstein: The New Order, Fallout 4, Dishonored 2, DOOM (2016), Prey e The Elder Scrolls: Legends – Heroes of Skyrim. La sua visione artistica ha lasciato un segno indelebile nel mondo dei videogiochi, e il suo contributo continuerà a ispirare generazioni di sviluppatori e giocatori.
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Articolo di Giuseppe Crapanzano
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