di Gianluca Scognamiglio
Finalmente ci siamo: la Champions League riparte con la nuovissima League Phase. Nuovo format, più partite e big match sin dall’inizio: la massima competizione europea si preannuncia spettacolare. Per le cinque squadre italiane impegnate nel torneo sarà un inizio già complicato: diamo uno sguardo alla prima giornata di Juventus, Milan, Bologna, Inter e Atalanta.
Juventus: la sfida meno probante, sulla carta
Tra le squadre italiane impegnate nella prima giornata di Champions League quella ad avere il compito, sulla carta, meno complicato è sicuramente la Juventus. I bianconeri ospiteranno, infatti, il PSV nel tardo pomeriggio di oggi, aprendo le danze della competizione. Tuttavia i Campioni dei Paesi Bassi non possono essere sottovalutati; i neerlandesi, infatti, hanno iniziato bene la stagione in patria e proveranno a essere protagonisti anche in Europa, centrando un piazzamento nelle prime 24 per garantirsi i play-off.
Tra le fila delle Gloeilampen spiccano du assenze di rilievo: il messicano Hirving Lozano, vecchia conoscenza del nostro campionato, e il portiere Benitez, che ha lasciato in mattinata il ritiro per la nasciata del figlio. A guidare l’attacco dei neerlandesi sarà, invece, Luuk De Jong, affiancato da un Bakayoko decisamente in forma. In mezzo al campo attenzione a Schouten, l’ex Bologna ha impressionato in patria in questo avvio di stagione.
Milan-Liverpool sa di amarcord
Nella storia della Champions League le sfide tra Milan e Liverpool nono sono mai risultate banali. I rossoneri, dopo un’inizio di stagione da incubo, sperano di proseguire nella loro ripresa, in seguito alla vittoria a valanga sul Venezia; per il Milan sarà fondamentale ritrovare le giuste motivazioni in una competizione che l’ha storicamente visto tra le protagoniste. Il pronostico della vigilia è sicuramente in favore degli inglesi, i quali non sembrano aver patito il cambio d’allenatore, con Arne Slot capace di fare il pieno di punti nelle prime tre giornate di Premier League, prima di cedere in casa contro il Nottingham Forest in una partita però ampiamente dominata.
Le tante soluzioni dalla panchina potrebbero essere un ulteriore vantaggio per i Reds. Nelle prime uscite stagionali calciatori del calibro di Núñez, Gakpo e Chiesa, per esempio, sono partiti fuori dall’undici titolare. Dopo aver messo definitivamente alle spalle il “caso cooling break” di due settimane fa, Fonseca dovrà affidarsi alle sue stelle: oltre a Leao e Theo, anche Morata punta a ritrovare la titolarità nella sfida di stasera. Il tecnico portoghese tornerà, inoltre, su una panchina di Champions League per la prima volta dopo sei anni: un ulteriore esame per un allenatore già messo a dura prova in questo inizio di esperienza al Milan.
Bologna: il ritorno in Champions è tra le mura amiche
Sessant’anni dopo l’ultima volta, il Bologna farà ritorno tra le grandi del calcio europeo. L’ultima partecipazione (alla vecchia Coppa dei Campioni) risale al 1964/65 quando i felsinei furono eliminati dall’Anderlecht nel primo turno soltanto dopo il lancio della monetina. Oltre mezzo secolo dopo al Dall’Ara si tornerà a respirare aria di Champions League. Domani, alle 18,45, a far visita agli uomini di Italiano sarà lo Shakhtar Donetsk.
La squadra guidata da Marino Pusic ha conquistato il titolo in patria nella passata stagione e avrà sicuramente voglia di rappresentare al meglio l’Ucraina in Europa in un momento storico così particolare. Sulla carta la sfida si preannuncia equilibrata. Tuttavia per i calciatori rossoblù la sfida di domani sera rappresenterà una prima volta a livello europeo: l’esperienza degli ucraini potrebbe giocare un ruolo importante in una delle sfide già importanti per il passaggio del turno.
Inter a Manchester per il riscatto in Champions
L’Inter vola in Inghilterra per la terza trasferta stagionale, la prima in campo europeo. A Manchester andrà in scena il remake della finale di Champions di 15 mesi fa: il City si presenta nuovamente come una delle squadre da battere nella competizione e, considerando anche il rendimento dei nerazzurri lontani dalle mura amiche (due pareggi tra Genova e Monza), saranno sicuramente favoriti anche domani. Per Inzaghi ci sarà voglia di riscatto: il turnover di Monza non ha dato buone indicazioni e i cambi durante la partita hanno creato semplicemente ulteriore confusione.
Se le seconde linee non hanno dato segnali incoraggianti, all’Inter servirà ritrovare al meglio i propri titolarissimi: Calhanolgu e Barella non hanno giocato neanche un minuto domenica sera, così come Bastoni e Acerbi, i quali avranno il durissimo compito di limitare un Haaland in forma smagliante. Il norvegese ha siglato nove reti in quattro partite di campionato, segnando il 75% dei gol stagionali degli Sky Blues (9/12). La qualità della squadra di Guardiola non si discute; l’Inter avrà bisogno di una nuova impresa in Champions League per tornare a casa con un risultato di prestigio.
L’Atalanta può far paura a tutti anche in Europa
A chiudere il programma delle squadre italiane in questa prima giornata della League Phase sarà l’Atalanta. Gli uomini di Gasperini saranno protagonisti della terza sfida “Italia-Inghilterra” della settimana. A Bergamo, infatti, arriverà l’Arsenal di Arteta, fresco di rinnovo fino al 2027. Sebbene il sorteggio abbia messo di fronte alla Dea le due big spagnole (Real Madrid e Barcellona) i Gunners rappresentano forse l’unico altro grande ostacolo nelle otto giornate della prima fase.
Atalanta – Arsenal sarà una partita equilibrata e, almeno sulla carta, spettacolare. Tra le fila dei londinesi non dovrebbe esserci il capitano, Martin Ødegaard, reduce da un infortunio con la nazionale norvegese. Allo stesso tempo però la qualità offensiva degli inglesi non può certo far dormire sonni tranquilli a Gasperini: Havertz, Saka e Trossard hanno iniziato questa stagione sull’onda lunga della precedente e non sembrano intenzionati a fermarsi. Sebbene l’Atalanta abbia dimostrato dei limiti sia contro l’Inter che, precedentemente, contro il Torino, la reputazione dei bergamaschi a livello europeo è ormai decisamente importante: nessuno scende in campo contro l’Atalanta convinto di portare a casa la vittoria.
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