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Champions League, Inter-Bayern Monaco: 5 curiosità sui bavaresi

di Alessandro Colepio

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4) Una tradizione (spezzata) di grandi attaccanti per il Bayern Monaco

Il club tedesco ha sempre avuto una grande affinità con i numeri 9. Senza andare a scomodare i vari Gerd Müller e Rumenigge, negli ultimi anni sono passati dalla Baviera Miro Klose, Mario Mandzukic, Mario Gomez e ovviamente Robert Lewandowski.

Con la cessione del polacco al Barcellona i tedeschi hanno preferito incredibilmente non prendere un altro attaccante, puntando tutto sull’arrivo di Sadio Mané dal Liverpool. Il senegalese può giocare da centravanti ma con caratteristiche ovviamente diverse dai nomi precedentemente citati.

Bravo nello stretto e nel gioco palla a terra, il numero 17 biancorosso aiuta molto la manovra e libera spazi per i compagni. Ovviamente le statistiche non saranno alte come quelle di un bomber d’area, ma la forza di questo Bayern sta soprattutto nell’avere tanti giocatori capaci di fare la differenza.

5) Bayern Monaco – Due generazioni d’oro nello stesso decennio

Forse una delle cose più complicate per un top club è rimanere per molti anni sempre allo stesso, grande livello. Il Bayern Monaco è stato esemplare nella gestione del cambio generazionale, avvenuto intorno al 2015 con il graduale declino della grande rosa tedesca dei primi anni 2010.

Sono andati via giocatori del calibro di Lahm, Schweinsteiger, Robben, Ribery e Xabi Alonso (senza citare anche gli altri), che col Bayern hanno raggiunto due finali di Champions League, vincendone una nel 2013 proprio contro i rivali del Borussia Dortmund. Per qualche anno la società tedesca ha dovuto abbassare le aspettative, continuando a lavorare per tornare a vincere di nuovo.

Arrivano Lewandowski, Goretzka, Kimmich, Gnabry e tutti gli altri grandi campioni che nel 2020 alzano di nuovo al cielo la coppa dalle grandi orecchie. E ora il Bayern, nonostante abbia una rosa stellare, pensa già a comprare i migliori talenti per il prossimo decennio.

Con una sola certezza: Neuer e Thomas Müller, due istituzioni per la squadra, sono pronti a rimanere in mezzo al campo anche per i prossimi 10 anni se dovesse servire.

 

Bayern Monaco

Thomas Muller (@Shutterstock)

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