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Champions League, cosa ci lascia la fase a gironi

di Alessandro Colepio

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La prima group phase dall’introduzione del nuovo format della UEFA Champions League è ufficialmente giunta ai titoli di coda. Da oggi si entra nella fase ad eliminazione diretta e si inizia a fare sul serio: 12 squadre abbandonano prematuramente la competizione, le prime 8 volano direttamente agli ottavi di finale mentre le restanti 16 dovranno affrontare il turno preliminare dei playoff.

Dopo 8 giornate tutti, dagli addetti ai lavori ai semplici appassionati, possono dire di essersi fatti una chiara idea sul futuro di questa Champions League. Vediamo insieme la classifica finale, le sorprese di questo nuovo format e qualche pronostico per le prossime gare di spareggio, che saranno sorteggiate oggi al quartier generale della UEFA, a Nyon.

Champions League (@Shutterstock)

La classifica del girone di Champions League.

C’è qualche bella sorpresa nelle prime 8 posizioni del listone. Guida il Liverpool, con 7 vittorie e una sconfitta in 8 gare, seguito da Barcellona, Arsenal, Inter e Atletico Madrid. I nerazzurri chiudono a pari punti coi Gunners ma si classificano quarti per la differenza reti. Sesto posto per lo straordinario Leverkusen di Xabi Alonso, settimo per un sorprendente Lille e chiude questa pregevole parte di classifica l’Aston Villa, qualificatosi inaspettatamente fra le prime 8 con 16 punti raccolti.

La prima delle “rimandate” è l’Atalanta, uscita dal Camp Nou con un punto che non basta per accedere direttamente agli ottavi di finale. Seguono, nell’ordine, Borussia Dortmund, Real Madrid, Bayern Monaco, Milan, PSV, Paris Saint Germain, Benfica, Monaco, Brest, Feyenoord, Juventus, Celtic, Manchester City, Sporting Lisbona e Club Brugge. Fra i club eliminati figurano il Bologna, che paga una partenza deludente nelle prime giornate, e il Red Bull Lipsia, penalizzato dall’inesperienza e da una fase difensiva non all’altezza.

Come avete potuto notare, il nuovo formato ad 8 partite non ha favorito (come si temeva al momento dell’annuncio) le grandi squadre, bensì ne ha complicato enormemente il percorso. Il Real Madrid e il Bayern Monaco hanno incontrato più di qualche difficoltà, mentre corazzate come City e PSG hanno addirittura sfiorato una clamorosa eliminazione. Fra le italiane, solo l’Inter andrà direttamente agli ottavi di finale, mentre Atalanta, Juventus e Milan dovranno affrontare i playoff. E occhio, perché il nuovo sistema potrebbe permettere un clamoroso incrocio fra la squadra di Thiago Motta e quella di Conceiçao già nello spareggio.

Champions League (@Shutterstock)

Qualche pronostico

Volendo sbilanciarsi un po’, è ovvio che fin qui le favorite sono, almeno sulla carta, il Liverpool di Arne Slot e il Barcellona di Hansi Flick. I Reds non hanno decisamente risentito della fine dell’era Klopp, anche grazie alle somiglianze fra il sistema impiegato dal nuovo allenatore e quello del suo predecessore. Del resto Klopp, prima di lasciare l’Inghilterra, ha partecipato attivamente alla ricerca del nuovo manager, quasi a voler lasciare un regalo d’addio al club del suo cuore. Una filosofia di gioco collaudata, una rosa di altissimo livello e tantissime opzioni in tutti i reparti del campo: sono queste le armi del Liverpool di Slot, guidato da un Salah in formato Pallone d’Oro. Ad oggi sono loro la squadra da battere.

Torna a splendere il Barcellona, che puntando su Flick ha messo da parte i suoi ideali per abbracciare il pragmatismo del pluripremiato allenatore tedesco. Il diktat dei blaugrana è chiaro: pochi fronzoli, giocate funzionali alla situazione e libertà creativa in fase d’attacco, ma sempre con l’obiettivo di far male all’avversario. Lewandowski sembra rinato, Yamal sta diventando sempre più un calciatore globale e Raphinha sta disputando la miglior stagione della sua carriera, la difesa è ancora un po’ ballerina ma viene compensata dalla sterminata mole di fuoco offensiva. A Barcellona sono finalmente tornati a sognare in grande.

Impossibile non parlare poi dell’Inter, che ad oggi non è stata inferiore a nessun avversario, se non al Bayer Leverkusen in una gara piuttosto atipica. Mkhitaryan l’ha detto al termine della gara col Monaco: “Se giochiamo così, siamo ingiocabili”. La corazzata di Simone Inzaghi ha raggiunto una maturità tale da non potersi più accontentare del dominio in patria, ora l’obiettivo è l’Europa. Neanche capitan Lautaro si è nascosto, ed ha dichiarato alla stampa che l’Inter punta concretamente anche a vincere quella coppa sfiorata due anni fa. Che sia questo l’anno buono per l’impresa?

Naturalmente si tratta solo di previsioni, che forse (o forse no) verranno smentite dal campo. I playoff si giocheranno in due date, 11-12 e 18-19 febbraio, col classico format di andata e ritorno. Ci sarà poi un nuovo sorteggio per determinare gli ottavi di finale, in programma per il 21 febbraio, e poi dritti agli ottavi di finale. Buona Champions League a tutti!

Steven Gerrard con la maglia del Liverpool nel 2005 (@Shutterstock)

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