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Chainsaw Man, la recensione del terzo episodio: Dov’è Nyako?

di Andrea Antinori

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È finalmente arrivato l’anime di Chainsaw Man, uno dei prodotti più attesi nel panorama dell’animazione. Tratto dall’omonimo manga di Tatsuki Fujimoto, l’anime sarà diviso in 2 cour separati, ognuno da 12 episodi. Le animazioni sono a cura dello studio MAPPA e gli episodi andranno in onda solo su Crunchyroll.

Chainsaw Man: Dov’è Nyako

Il terzo episodio adatta i capitoli dal 5 all’8 del manga. Riprende poco dopo dove ci eravamo lasciati nell’ultimo episodio. Vediamo arrivare Makima che fa la “ramanzina” a Denji e Power per l’avventatezza usata per uccidere il diavolo a fine puntata precedente. Il resto dell’episodio però è tutto incentrato sui due nuovi Devil Hunter e sul loro “rapporto”. Veniamo a scoprire un poco di passato di Power, mentre Denji è ancora fermo nel realizzare il suo “insolito” sogno. Veniamo anche a saperne di più sulla natura dei diavoli. Come detto da Makima:Più il suo nome fa paura, più è potente“, facendo l’esempio con il caffè e con una macchina, e di come, un diavolo basato sul secondo, sarebbe decisamente più forte del primo.

 

Chainsaw Man

Chainsaw Man, episodio 3: la recensione

Con questo terzo episodio “Chainsaw Man” mantiene il trend degli episodi precedenti: di altissimo livello le animazioni in “2d” (si intende quelle disegnate, quindi i personaggi ed i diavoli), mentre ancora troppo distaccata la CGI, anche se, in piccolissima parte, pare essere migliorata. Si nota il grande lavoro effettuato da mappa principalmente nella fluidità dei movimenti e nei particolari come gli occhi, che sono un grande punto di forza di questo anime. Rimangono la violenza e il gore, proprio come nel manga. Ottimo anche il pacing, dato che in un solo episodio hanno adattato ben 4 capitoli della controparte cartacea (addirittura uno in più rispetto alla puntata precedente).

La opening è a cura di Kenshi Yonezu e si chiama “Kick Back“. La ending invece, che ricordiamo essere diversa per ogni episodio della serie, è “Hawatari 2-oku Centi (2-hundred-million-centimeter-long blades)” di MAXIMUM THE HORMONE.

Pro

  • Animazioni 2d decisamente sopra la media;
  • Nessuna censura a violenza e sangue;
  • Ottimo Pacing.

Contro

  • La CGI che stona troppo in certe scene.

Voi che ne pensate? Avete visto il nuovo episodio? Fatecelo sapere sui nostri social! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

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