Sport

Ceferin contro la burocrazia, il problema stadi in Italia

Giunto a Milano per assistere alla semifinale di ritorno di Champions League fra Inter e Barcellona, il presidente della UEFA Aleksander Ceferin si è fermato davanti ai microfoni di Sport Mediaset e ha commentato duramente la situazione delle infrastrutture calcistiche in Italia.

Lo scorso settembre, la stessa UEFA aveva deciso di togliere l’assegnazione della finale di Champions League 2027 allo stadio Giuseppe Meazza: troppe poche garanzie da parte del Comune hanno convinto gli organi di Nyon a puntare sul Civitas Metropolitano, casa dell’Atletico Madrid.

San Siro (@Shutterstock)

Le parole di Ceferin

L’ex presidente della Federcalcio slovena non si è certo risparmiato e si è espresso con la sua solita franchezza circa la situazione degli impianti sportivi in Italia.

Penso che le infrastrutture calcistiche italiane siano una vergogna. Siete uno dei Paesi calcistici più grandi, avete vinto Mondiali, Europei, Champions League. E allo stesso tempo, fra i grandi Paesi, avete di gran lunga le infrastrutture peggiori. A dire la verità, sono stanco di queste discussioni italiane sugli impianti, perché tutto ciò che vediamo sono solo parole. Spero che l’Italia faccia qualcosa. I club hanno bisogno di aiuto da parte del governo, dei comuni e anche degli investitori privati. È tempo di agire, perché la situazione è pessima”.

Interrogato circa la possibilità di ritirare anche l’assegnazione degli Europei 2032 al nostro Paese, Ceferin si è detto tranquillo a riguardo.

“Non sono ancora preoccupato. Penso che ora anche il governo abbia capito che deve fare qualcosa, e ho grande fiducia in Gabriele Gravina, che è il mio primo vicepresidente. Farà tutto il possibile per colmare il gap. L’Italia ospiterà sicuramente l’Europeo 2032″.

Le dichiarazioni forti di Ceferin potrebbero servire ad accelerare la macchina burocratica italiana che è tristemente nota per essere tutto tranne che efficiente. La scossa deve partire dall’altro, dai Ministeri dello Sport e delle Infrastrutture, oltre che dai vertici della FIGC: gli impianti italiani sono ormai anacronistici e rimangono fermi, come monoliti eretti in ricordo di un tempo lontano, nel bel mezzo di un Europa che guarda al calcio del futuro.

Stadio Olimpico (@Shutterstock)

Da Roma a Milano, i Comuni devono agevolare il processo edile

Le problematiche, purtroppo, sono ben note e contribuiscono ad alimentare le critiche diffuse ad un sistema decisionale troppo lento e macchinoso. L’ostacolo principale è sicuramente di natura economica: gli stadi italiani, fatta eccezione per l’Allianz Stadium e per qualche altra piccola realtà, sono di proprietà comunale e vengono ceduti ai club in cambio di un corrispettivo. Milan ed Inter, ad esempio, pagano annualmente fra i 6 e i 7 milioni di euro al Comune di Milano per poter giocare a San Siro.

In questo modo, il Comune non solo incassa considerevoli quantità di denaro (senza spendere un centesimo), ma può sempre riutilizzare la struttura per altri eventi, come ad esempio i concerti. L’amministrazione milanese non solo ha interesse nel mantenere la proprietà dello stadio, ma è anche l’organo preposto ad autorizzare il disegno e la realizzazione di un futuro impianto costruito e posseduto dai club cittadini. La lentezza della burocrazia non è un effetto collaterale, quanto piuttosto il metodo con cui viene osteggiato il progetto di uno stadio di proprietà per perpetrare i propri interessi.

Lo stesso ragionamento può essere applicato anche allo Stadio Olimpico di Roma. La Roma, ad esempio, nel 2015 firmò una proroga triennale al contratto di affitto dell’impianto per circa 8 milioni di euro. In questo caso lo stadio non appartiene al Comune, bensì al CONI, ma la sostanza rimane.

Chi possiede la struttura non vorrebbe privarsi di entrate fisse e consistenti, mentre i club richiedono il via libera per potersi costruire la propria casa e gestirla autonomamente, aumentando vertiginosamente i ricavi derivanti dalla biglietteria e dagli sponsor.

Pochi esempi “virtuosi”

La Juventus ha fatto strada in questo senso. L‘Allianz Stadium è stato uno dei motivi principali del dominio bianconero nello scorso decennio, sia dal punto di vista economico che sportivo, ed è stato scelto per ospitare eventi di prima fascia come la finale di Europa League 2013/2014 e quella della Kings League World Cup Nations, disputata a gennaio 2025.

Nella stagione 2018/19, l’arrivo di Cristiano Ronaldo ha permesso alla Juventus di incassare 62 milioni di euro dal botteghino, mentre nella stagione 2023/24 la cifra si è assestata sui 57 milioni: cifre monstre che, in anni difficili, sono state un toccasana per il bilancio del club torinese.

Oltre alla società bianconera, ci sono altri esempi virtuosi nel nostro calcio: l’Atalanta e il suo Gewiss Stadium, il Mapei Stadium del Sassuolo, il Bluenergy Stadium dell’Udinese, il Giovanni Zini della Cremonese, il Benito Stirpe del Frosinone e l’Albinoleffe Stadium dell’omonimo club lombardo.

Purtroppo per noi, questi impianti rappresentano un’eccezione, mentre all’estero sarebbero più che normali: in Inghilterra, ad esempio, sarebbe impensabile che un top club non sia anche proprietario del proprio stadio. Ma anche Spagna, Germania e Francia si sono mosse in questa direzione negli ultimi anni. L’Italia, ancora una volta, resta ancorata a un passato che andrebbe ormai lasciato andare. 

Allianz Stadium (@Shutterstock)

Per altre notizie sul mondo del calcio segui Nasce, Cresce, Calcia.

Alessandro Colepio

Articoli Recenti

  • Cinema & Serie TV

Donald Trump: “Nessun dazio per James Bond”

Nel corso di una recente conferenza stampa, Donald Trump ha precisato che la sua proposta…

3 ore fa
  • Gaming

DOOM: The Dark Ages: ecco il trailer di lancio!

Id Software ha rilasciato il trailer di lancio del nuovo DOOM: The Dark Ages, visibile…

3 ore fa
  • Gaming

Dragon Ball Z: Kakarot, annunciata la data del nuovo DLC dedicato a DAIMA!

Bandai Namco ha recentemente annunciato la data d'uscita del nuovo DLC per Dragon Ball Z:…

3 ore fa
  • Gaming

Devil May Cry Remake: Hideki Kamiya vorrebbe farlo!

Hideki Kamiya, celebre game director giapponese noto per titoli come Devil May Cry e Bayonetta,…

3 ore fa
  • Cinema & Serie TV

Ted: Peacock annuncia una nuova serie animata

Dopo il successo della serie prequel live-action, Peacock amplia l’universo narrativo di "Ted" con una…

20 ore fa
  • Attualità

Accordo sui dazi Gran Bretagna-USA, Trump: “Presto dialogo con l’UE”

Dopo settimane di confusione in cui sostanzialmente sembrava Trump avesse dichiarato guerra commerciale a mezzo…

20 ore fa