Attualità

Catalogna, la proposta del governo: via le porte di calcio dalle scuole

La scuola è sicuramente un ambiente fondamentale per gettare le basi della società del futuro, tanto da divenire spesso terreno di scontro in materia di diritti. La scuola, che è l’ambiente formativo per eccellenza, mira ad essere sempre più inclusiva e priva di disparità. Proprio in virtù di ciò in Catalogna si è pensato di rendere le scuole meno maschiliste, eliminando le porte da calcio. 

La proposta della Catalogna

 Il governo catalano ha proposto di togliere dai cortili delle scuole le porte dei campi di calcio, in maniera da «rendere meno maschilisti gli istituti scolastici». Infatti, in particolare secondo il Ministro dell’Istruzione, le porte da calcio dei cortili scolastici sono discriminatorie, esclusive e machiste

L’indignazione delle calciatrici

Molto spesso la politica non riesce e “tradurre” il bisogno di equità nella maniera giusta, semplificando argomenti delicati e cadendo in stereotipi che non colgono le sfumature ma solo il “bianco e nero”.

Lo sanno bene le calciatrici Alexia Putellas e Lieke Martens, protagoniste principali del triplete messo a segno la scorsa stagione dal Barça,  premiate da France Football e Tuttosport come migliori calciatrici al mondo.

Non sono solo le onorificenze a sottolineare la caratura delle due calciatrici, ma anche la capacità con cui si sono imposte in un mondo che fino a poco tempo fa era per uomini.

E, a proposito di ciò, Alexia ha infatti detto: «Lasciate che le ragazze credano in loro. Se sentono di voler essere calciatrici, dovrebbero lottare e lavorare per questo. Penso che ognuno abbia la responsabilità di fare tutto il possibile per dare a tutte le ragazze la possibilità di essere calciatrici, indipendentemente da dove vengono, dove sono nate, il colore della pelle e se sono maschi o femmine».

Martens: “E’ una pessima idea”

«In un momento in cui i ragazzi preferiscono stare davanti al tablet o alla tv, proibire uno sport popolare come il calcio mi sembra una pessima idea. Dovrebbe essere il contrario, dovrebbero fargli capire che giocare all’aria aperta è bello e salutare».

Queste le parole della calciatrice Lieke Martens, che rispecchiano in effetti il pensiero del web, indignato di fronte a questo “proibizionismo”.

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di Denise Michela Pengue

Redazione NCI

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