Recentemente, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che ha evidenziato una distinzione fondamentale tra “omologazione” e “approvazione” degli autovelox. Stabilendo così che le multe per eccesso di velocità non sono valide se l’apparecchio non è stato correttamente omologato.
Il Ministero delle Infrastrutture, attraverso la circolare n. 8176/2020, aveva precedentemente equiparato i concetti di “omologazione” e “approvazione”, considerandoli essenzialmente la stessa cosa. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha sottolineato che si tratta di due concetti distinti, con procedimenti, caratteristiche e finalità diverse.
Secondo la Corte di Cassazione, l’omologazione ministeriale attesta che un apparecchio rispetta tutti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e ne consente la produzione in serie, garantendo la sua perfetta funzionalità e precisione. Al contrario, l’approvazione riguarda l’autorizzazione del prototipo secondo gli standard previsti, senza necessariamente confrontarlo con caratteristiche fondamentali.
Secondo la Corte di Cassazione, come riporta SkyTG24, c’è una distinzione significativa tra omologazione e approvazione. Se non viene garantito che tutti i dispositivi abbiano le stesse caratteristiche e funzionino allo stesso modo, potrebbero verificarsi discrepanze nella rilevazione della velocità.
Si consiglia di verificare su internet se l’autovelox coinvolto nella contravvenzione è omologato. È possibile farlo inserendo il numero di autovelox su internet e cercando pronunce relative a quell’apparecchio, oppure richiedendo l’accesso agli atti per verificare la presenza di un certificato di omologazione. Molti Comuni potrebbero fornire queste informazioni online per garantire la trasparenza. Se un autovelox non è stato omologato, è possibile fare ricorso al prefetto o all’amministrazione comunale entro 60 giorni dalla sanzione, oppure rivolgersi al giudice di pace entro 30 giorni. Se la mancanza di omologazione viene confermata, la sanzione può diventare nulla.
Tuttavia, è importante sottolineare che non esiste una legge specifica che garantisca la protezione automatica contro multe emesse da autovelox non omologati. Ad ogni modo, la decisione della Corte di Cassazione fornisce un chiarimento importante e orientativo per futuri casi simili.
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