Gaming

Call of Duty: Black Ops 6, la recensione di NCR!

Call of Duty: Black Ops 6 ha calcato il palco del mondo videoludico venerdì 25 ottobre. Noi lo abbiamo provato durante tutto il weekend completando la campagna e provando a fondo sia il multiplayer che la modalità zombie. Ecco le nostre impressioni.

Vale la pena provare la campagna?

 

Non possiamo offrirvi una recensione completa senza aver giocato alla campagna ed ecco da dove partiremo. Spesso quando si pensa alla campagna di COD, si pensa ad un contenuto non scaricabile, come un qualcosa di marginale, che non vale tempo da spenderci.

Activision ha da anni cercato di mantenere una trama precisa, cucita anno dopo anno per un totale di ben 15 anni. Premettiamo che, secondo il nostro modesto punto di vista, la campagna è davvero molto bella e curata sotto ogni punto di vista.

La campagna di Black Ops 6 non riprende quella del precedente Black Ops ma i protagonisti sono Frank Woods e Russell Adler. Altra figura di punta, nonché protagonista dell’intera campagna, è William Case Calderon. L’obiettivo della squadra è quello di salvare l’America da una minaccia mondiale.

Come da un vecchio libro di storia o dal più classico dei videogiochi di guerra, tutti pensiamo che il nemico mondiale degli USA potesse essere la Russia. Non in questo caso.

Si tratta di un’organizzazione davvero molto potente chiamata Pantheon, che è riuscita a prendere il controllo sia della CIA che del governo americano. Da un nucleo narrativo davvero intenso e coinvolgente, si sviluppa un intenso thriller, con note di spionaggio, ambientato in giro per il mondo, non privo di diversi colpi di scena.

Un aspetto che ci ha davvero colpiti è la caratterizzazione dei personaggi, ognuno dei quali ben dettagliato e caratterizzato. Ciò dona alla campagna un tratto di profondità molto particolare e per niente scontato. La campagna, come del resto il multiplayer e la modalità zombie, abbraccia l’omnimovement, ovvero la possibilità di tuffarsi e scattare in qualsiasi direzione, rendendo il movimento del personaggio molto più fluido.

Altra novità consiste nella ruota dell’equipaggiamento che ci permetterà di selezionare più rapidamente qualsivoglia granata o gadget in qualsiasi momento, riuscendo quindi ad adattarci in ogni situazione.

Per quanto riguarda la durata si aggira sulle 10 ore circa, ma ciò dipende da come si svolgono le missioni, dall’esplorazione etc. Altro elemento che colpisce è la caratterizzazione delle ambientazioni, che toccano numerose parti del mondo, dagli Stati Uniti all’Italia passando per l’arido deserto dell’Iraq. Sono davvero eccezionali e sorprendenti. A livello tecnico, la campagna risulta impeccabile sia sul punto di vista grafico ma soprattutto cinematografico.

In sostanza, i difetti evidenziabili sono davvero ben pochi e vi consigliamo di dedicargli tutto il tempo che si merita.

Modalità multiplayer e Zombie

 

Passando dalla modalità zombie, che conta due mappe, possiamo dire che ha davvero tante cose da sbloccare ed eventi da scoprire. Un’esperienza davvero bella, soprattutto se vissuta assieme ad amici, anche se vi è la possibilità di poterla svolgere anche in singolo. Risulta comunque molto frenetica e divertente, caotica al punto giusto.

Per quanto riguarda il multiplayer invece, sono presenti per il momento poche novità. Ma ciò che davvero è sorprendente è l’omnimovement, che rende una mobilità unica che ridefinisce i classici canoni della serie. Ogni animazione è stata rimodellata sulla base dell’omnimovement ed una che ci ha sorpreso è l’inclinazione automatica dell’arma in prossimità di un ostacolo.

Attualmente il multiplayer consta di ben 16 mappe, con un level design non troppo complesso ma comunque ben dettagliato e caratterizzante. A livello di fps, il gameplay è davvero molto fluido, non presenta cali di frame e anche il comparto audio-visivo è davvero dettagliato.

Ciò che non ci ha particolarmente sorpresi, è il building delle armi che rispetto ai precedenti capitoli, risulta più elementare, senza troppe difficoltà. C’è da aggiungere, però, che non è di certo semplice sbloccare ogni accessorio necessario.

Il risultato è un COD davvero sbalorditivo, specialmente dal punto di vista tecnico e di ambientazione. Riesce bene ad intrattenere il giocatore, regalando un’esperienza ludica e un feeling davvero soddisfacente.

In sostanza, Black Ops 6 è una mescolanza di novità e di tanto lavoro che riesce bene a coinvolgere, donando un feeling particolare che sino ad ora non si era visto nei precedenti COD.

Treyarch, introducendo l’omnimovement, è riuscita a lasciare il segno, aggiungendo un elemento unico nella serie e facendoci tornare i vecchi brividi che solo i Black Ops riuscivano a regalarci. Un mix tra presente e passato che ben si sposa.

VOTO: 8

Voi che ne pensate? Fateci sapere la vostra nei commenti e rimanete aggiornati sul nostro sito.

Alessandra Santoni

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