di Steven Callea
Microsoft, ancora una volta, ha puntato fortemente sulla sua gallina dalle uova d’oro: il Game Pass, con la decisione di includervi Call of Duty: Black Ops 6 al day one. Così facendo, l’utenza Xbox non sarà costretta a comprare il gioco a prezzo pieno, a differenza di quella PlayStation. Ciò chiaramente potrebbe avere conseguenze negative qualora il servizio non attiri un buon numero di nuovi abbonati.
Xbox punta tutto sul Black Ops
Il giornalista Brad Sams, basandosi su documenti di Activision risalenti al 2022, ha fatto una stima di quanti nuovi abbonati dovrebbe totalizzare Xbox Game Pass per rientrare nei guadagni. La cifra ammonta a ben 2.5 milioni di nuovi giocatori. L’obiettivo comunque è quello di portare nelle casse di Microsoft tra i 150 e i 200 milioni di dollari, quanto perso dalla non vendita a prezzo pieno del titolo nel primo mese.
“I calcoli approssimativi suggeriscono che Xbox ha bisogno di almeno 2,5 milioni di abbonati affinché ciò abbia senso… in modo ottimale intorno a 4,7-5, o in un mondo perfetto, 11 milioni per recuperare (completamente) le potenziali vendite perse nel primo mese” – ha scritto Sams in un post su X.
I dati su cui si è basato il giornalista stimano un incasso legato al gioco pari ad un miliardo di dollari al lancio, circa il 35% proveniente da PS4 e PS5. Come già detto, però, tale stima risale al 2022, e non sappiamo due anni dopo quanto possa essere attendibile. Il tema della sostenibilità del Game Pass torna nuovamente in auge, riuscirà Microsoft a mantenere il servizio a questo livello?
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