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Calcio: riassunto sulle partite delle squadre italiane in Europa

La seconda giornata nelle competizioni UEFA è stata croce e delizia per le squadre di calcio italiane. Ecco a voi un approfondimento sulle partite delle nostre sette rappresentanti in Europa…

Champions League

 

Champions League (@Shutter Stock)

Napoli 2-3 Real Madrid: orgoglio e rammarico

Rudi Garcia e i suoi ragazzi sono stati molto coraggiosi. La battaglia contro il Real Madrid è stata condotta alla pari, come dimostrano le statistiche e quello che si è visto in campo. La sensazione però è che il Napoli stesse dando tutto ciò che aveva, mentre i “Blancos” fossero in gestione e in attesa di sfoderare colpi di magia. Come il tiro eccezionale di Federico Valverde che è valso la vittoria agli spagnoli, oppure la cavalcata di Jude Bellingham al 34esimo minuto. Comunque è confortante vedere come i campioni d’Italia in carica possano giocare a viso aperto anche contro una delle squadre più forti d’Europa. Ciò dimostra come il nostro calcio sia in un ottimo momento, pronto a risorgere dalle ceneri. Inoltre la prestazione sicuramente non può fare altro che alimentare un Napoli in costante crescita. Alla faccia di chi voleva esonerare Rudi Garcia al primo segno di debolezza.

Inter 1-0 Benfica: dominio nerazzurro

In quel di San Siro l’Inter ha dimostrato di essere la squadra più forte nel suo girone. La trasferta con la Real Sociedad, pareggiata nonostante l’inesistenza dei nerazzurri in campo fino al 70esimo minuto, aveva già dato indicazione di questo fatto, e il match con il Benfica lo ha confermato. Il risultato è bugiardo, la partita poteva finire con molti più gol rispetto al solo segnato dal sempre più importante Marcus Thuram. Un Trubin impeccabile e un Lautaro sprecone hanno tenuto la partita in bilico, che però non è stata mai dalla parte dei portoghesi. L’Inter, dopo un primo tempo di “studio”, ha sfoderato tutta l’intensità che poteva, sbaragliando le “Águias” rossobianche. Adesso i nerazzurri dovranno affrontare una doppia sfida contro il RB Salisburgo, squadra abbordabile che però può causare dei problemi. Sarà difficile, ma l’Inter ha tutte le carte in regola per raggiungere gli ottavi di finale con largo anticipo.

Celtic 1-2 Lazio: l’ha ripresa Pedrito

Giocare a Glasgow, sponda Celtic, è da sempre un’impresa ardua. L’atmosfera è caldissima, e l’aria pregna del passato glorioso degli scozzesi. Questo però non ha fermato la Lazio dal riuscire a conquistare tre punti preziosissimi in una partita molto complessa. Maurizio Sarri infatti non è riuscito a imporre il proprio calcio, basato su possesso e proposta offensiva. Il Celtic ha creato di più, finalizzando solo una rete del giapponese Furuhashi. Dopo il pareggio di Vecino sugli sviluppi di un corner, nel secondo tempo lo “scozzese” Palma ha beffato i biancocelesti, finendo però in fuorigioco. E infine, nello stesso 95esimo minuto del gol segnato da Provedel contro l’Atletico Madrid, Pedro ha incornato la palla in maniera magistrale dopo un cross perfetto di Matteo Guendouzi. Insomma, una “euro-Lazio” che sta dando gioie ai suoi tifosi e al calcio italiano.

Milan 0-0 Borussia Dortmund: quanto spreco

Sulla carta ha creato di più il Borussia Dortmund, nella pratica chi ha seguito la partita ha sicuramente notato un Milan più pericoloso dell’avversario. Il risultato nasconde una partita giocata a buon ritmo, fatta di continui cambi di fronte e, soprattutto, di gol sprecati. Samuel Chuckwueze spicca su tutti per le occasioni nitide sbagliate nel finale, ma anche Theo Hernandez avrebbe potuto incornare meglio il cross del nigeriano capitatogli all’82esimo minuto. Stesso discorso vale per Donyell Malen, Jamie Bynoe-Gittens e Ramy Bensebaini. Il punteggio di 0-0 regala un punto a entrambe, ma serve a poco. Il Newcastle, alla prima partita di Champions League casalinga dopo 20 anni, ha rifilato 4 reti al Paris Saint-Germain, e al momento Milan e BVB sono fuori dalle prime due posizioni. I rossoneri nelle prossime due sfide affronteranno la squadra francese, che sembra essere molto vulnerabile. Per invertire la rotta Pioli dovrà far capire ai suoi ragazzi che bisogna vincere il prima possibile, altrimenti il Milan rischia di rimanere a bocca asciutta.

 

Europa League

 

Europa League (@Shutterstock)

Sporting 1-2 Atalanta: la Dea è tornata

L’habitat naturale dell’Atalanta di Gasperini sono le competizioni europee, è risaputo. Il gioco proposto dal tecnico di Grugliasco è l’essenza del cosiddetto “calcio europeo”: intensità e proposta offensiva a qualunque costo. Lo Sporting Lisbona è una delle squadre più forti dell’Europa League, e la scorsa stagione è stato in grado di eliminare l’Arsenal dalla competizione agli ottavi di finale. Si tratta di una fucina di talenti, che ogni anno si trova nelle prime posizioni del suo campionato ed è una presenza fissa nelle coppe della UEFA. Sconfiggere i “Leões” in casa, di fronte a uno stadio “caldo” come il “José Alvalade“, non è una cosa per tutti. Eppure i due gol di Scalvini e Ruggeri, alla sua prima rete in nerazzurro, hanno affondato i ragazzi di Ruben Amorim in una partita molto sofferta. Bentornata, “euro-Atalanta“.

Roma 4-0 Servette

La prestazione dominante della Roma contro il Servette è una bella iniezione di fiducia per una squadra che ha avviato piuttosto male la stagione. La Roma di José Mourinho, risvegliata da Romelu Lukaku, ha ribaltato il Servette per 4 reti a 0. Un risultato forse prevedibile, visto il livello degli svizzeri rapportato a quello dei giallorossi, che però potrebbe segnare un punto di svolta importante nella stagione romanista. L’unica nota negativa sta nell’infortunio di Lorenzo Pellegrini, subentrato a Houssem Aouar a inizio secondo tempo e uscito dal campo al 57esimo minuto. In 12 minuti scarsi però il numero 7 ha sfornato una rete favolosa e un assist per Andrea Belotti, autore di una doppietta che scaccia i demoni della scorsa stagione. Insomma, un risultato e una prestazione importanti, che potrebbero essere decisivi per il futuro.

 

Conference League

 

Fiorentina 2-2 Ferencváros

Il risultato così equilibrato nasconde una partita molto accesa e combattuta. La Fiorentina ha creato molto, ma il Ferencváros è stato pericolosissimo in tante occasioni. Il pareggio sta stretto ai “Viola“, ma non è un risultato troppo ingiusto. La partita è stata eccezionale per Dejan Stanković, nuovo tecnico degli ungheresi che ha tanta voglia di riscattarsi dopo la scorsa amara stagione alla Sampdoria. Un risultato dorato per la squadra di Budapest, adesso prima a pari merito con il Genk, molto meno per la Fiorentina che deve cambiare rotta se vuole tornare in finale di Conference League. Soprattutto deve lavorare sulla fase difensiva, dove spesso manca la giusta attenzione.

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Cristian Castellini

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