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Calafiori all’Arsenal è una nuova sconfitta per il calcio italiano?

di Gianluca Scognamiglio

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Il Campionato Europeo della Nazionale Italiana è stato un vero disastro. Buona parte della rosa ha ampiamente deluso le aspettative; di tutt’altra valutazione, invece, il torneo di Riccardo Calafiori, tant’è che l’Arsenal ha deciso di puntare su di lui. Il difensore classe 2002, infatti, è stato il migliore dei calciatori di movimento dell’Italia, nonostante la sfortunata autorete contro la Spagna. Il suo futuro sarà però lontano dal nostro Paese: un altro giovane talento italiano va via dal nostro campionato.

La definitiva esplosione del difensore

L’esordio in Serie A di Riccardo Calafiori risale all’estate del 2020. Nel particolare campionato, sospeso per via della pandemia, il classe 2002 scese in campo con la maglia della Roma in occasione dell’ultima giornata di campionato, fornendo anche un assist contro la Juventus. Tuttavia il debutto con i giallorossi, ormai quattro anni fa, non fu il preludio di una repentina affermazione ai massimi livelli.

Le stagioni successive, condite da diversi guai fisici, ne hanno sicuramente rallentato la crescita. Lo sfortunato prestito al Genoa non ha aiutato Calafiori in tal senso. Tuttavia l’esperienza in Svizzera, al Basilea, ha finalmente messo in luce il talento di uno dei maggiori prospetti tra i difensori italiani.

Così il passaggio al Bologna, sotto la guida di Thiago Motta, gli ha fatto compiere il definitivo salto di qualità, limitando i precedenti errori in fase difensiva e rendendolo un calciatore abile nella costruzione e nelle incursioni. L’azione che porta al gol di Zaccagni contro la Croazia ne è un esempio. Proprio in Nazionale, in occasione degli Europei, Luciano Spalletti l’ha gettato nella mischia, riconoscendo in lui le caratteristiche necessarie per guidare la difesa azzurra insieme ad Alessandro Bastoni.

Calafiori all’Arsenal: se anche i talenti italiani vanno all’estero…

Dopo le sue prestazioni era evidente che Calafiori potesse andare via dal Bologna. Tuttavia, nonostante l’interessamento di club italiani, è stata l’offerta dell’Arsenal a convincere maggiormente i felsinei e il calciatore. I 45 milioni di euro sborsati dai Gunners rappresentano la cifra più alta mai incassata dai rossoblù per una singola cessione. Rimane il disappunto nel vedere uno degli italiani più promettenti abbandonare il nostro campionato dopo la miglior stagione in carriera.

Sebbene la Premier League rappresenti il massimo obiettivo per qualsiasi calciatore, la Serie A si sta abituando a perdere con troppa frequenza i suoi migliori giocatori, anche italiani. In tempi recenti è stato il caso di Zaniolo, Tonali e Vicario; anche tra i giovani con minor esperienza non mancano gli esempi in tal senso: Casadei o, già da qualche tempo, Willy Gnonto. Insomma, i giovani italiani giocano poco in Serie A e, di questo passo, troveranno sempre maggior fortuna lontano dal nostro Paese.

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