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Brasile: finge la sua morte e si presenta al funerale, scatta la rissa

di davide gerace

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La morte fa parte del ciclo naturale della vita. Nessuno è pronto ad assistere al decesso di una persona cara, ognuno di noi elabora il lutto in maniera differente. Di solito il funerale è un momento triste, rappresenta l’ultima occasione per “salutare” il defunto prima che venga seppellito o cremato. La storia che arriva dal Brasile, è la dimostrazione perfetta che anche una situazione di estremo dolore, può trasformarsi rapidamente ed avere conseguenze disastrose.

Brasile: la storia

Come riporta il quotidiano brasiliano O Tempo, il protagonista della stramba storia è Baltazar Lemos, proprietario di un’agenzia funebre in Brasile. L’uomo ha finto la sua morte organizzando addirittura il funerale.

Un piano ben organizzato, sfruttando anche l’aiuto dei suoi social, sui quali ha pubblicato diversi post abbastanza ambigui e criptici. Una settimana prima del suo “funerale”, l’uomo ha postato una sua immagine davanti all’ospedale Albert Einstein di San Paolo. Il giorno dopo, altro post con una sua immagine che recitava: “All’inizio di questo triste pomeriggio, il comandante Baltazar Lemos ci ha lasciato. Presto maggiori informazioni”.

Increduli i parenti di Lemos, che si sono subito precipitati all’ospedale per vedere la salma. Il nipote dell’uomo così scopre che lo zio non era mai stato ricoverato in ospedale. Tutti inizialmente credono quindi si tratti di un semplice malinteso. Tutto secondo i piani dell’uomo, che pubblica su un altro social la data del proprio funerale.

La scoperta e la rissa finale

Ormai non c’erano più dubbi, Lemos aveva convinto tutti della sua morte. Il giorno del funerale, mercoledì 18 gennaio, una folla di persone si è presentata al luogo indicato per la cerimonia. In una sala addobbata con fiori e ghirlande, amici e parenti hanno iniziano ad ascoltare una voce simile a quella del defunto, che raccontava la vita dell’uomo.

Tutti credevano che la voce fosse una registrazione, e dopo momenti di immenso dolore e pianti, è arrivato il colpo di scena finale. Lemos si è presentato con un vestito argentato e un cappuccio,  rivelando a tutti la verità. Questa la giustificazione dell’uomo: “Volevo vedere chi sarebbe venuto, per scoprire chi fossero i “veri amici” che avrebbero assistito alla mia veglia funebre”.

Contrastanti le reazioni dei presenti. Tra le risate di alcuni, c’è chi l’ha presa malissimo, offendendo e cercando addirittura di aggredire il finto defunto. Dopo tutta la vicenda Lemos ha rilasciato delle dichiarazione a O Tempo: “Non avevo intenzione di ferire, offendere, causare alcun danno a nessuno. Mi scuso davvero con queste persone”.

Uno scherzo ben organizzato, ma che rischia di costare caro all’uomo, con molti colleghi di lavoro che hanno dichiarato di non voler più collaborare con lui in futuro.

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