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Beetlejuice 3: il produttore Tommy Harper non esclude un sequel

Sono passati più di tre decenni prima che Michael Keaton tornasse a interpretare Beetlejuice al cinema, ma sembra che il pubblico non dovrà attendere altrettanto a lungo per rivedere il personaggio in azione, a patto che tutto proceda senza intoppi. Se le condizioni lo permetteranno, Tim Burton potrebbe presto tornare dietro la macchina da presa per Beetlejuice 3.

“Con l’affetto che Tim nutre per questo progetto e i suoi personaggi, la possibilità di un nuovo film è sempre presente, ma vedremo come si evolveranno le cose”, ha dichiarato Tommy Harper, produttore di Beetlejuice Beetlejuice, in un’intervista a Deadline. Harper, che ha prodotto anche la serie Mercoledì, diretta da Burton, ha parlato di un possibile terzo capitolo della saga.

Il seguito del classico del 1988, realizzato da Burton 36 anni dopo l’originale, ha già incassato 330 milioni di dollari a livello globale, più che raddoppiando il suo budget di 99 milioni. Si tratta del maggior successo commerciale per Burton dai tempi di Dumbo (2019), che ha raggiunto i 353 milioni di dollari. Il nuovo Beetlejuice ha superato nettamente altri film del regista come Dark Shadows (245 milioni), Frankenweenie (81 milioni) e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (296 milioni).

Tim Burton riflette su Beetlejuice 3: “Un progetto improbabile ma personale”

Nonostante la possibilità di un ulteriore sequel sia ancora aperta, Tim Burton sembra aver escluso l’idea di realizzare un Beetlejuice 3 dopo la proiezione del film fuori concorso all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, lo scorso agosto.

“Facciamo due conti: ci sono voluti 35 anni per fare questo film”, aveva detto Burton durante la conferenza stampa. “Con questo ritmo, per il prossimo ne avrei più di 100 [anni]. Magari la scienza medica lo renderebbe possibile, ma non ci conto”. Tuttavia, Burton si è detto entusiasta del lavoro svolto su Mercoledì, la serie che ha diretto e prodotto per Netflix, segnando la sua prima produzione dal 2019. Ha anche spiegato che il sequel di Beetlejuice è stato un progetto molto personale, realizzato senza l’obiettivo di fare enormi profitti.

Negli ultimi anni, Burton ha confessato di essersi sentito disilluso dal mondo del cinema, il che lo ha spinto a riflettere profondamente sui suoi progetti. “Ho capito che se dovevo fare qualcosa, dovevo farlo col cuore”, ha rivelato. “Mi ero un po’ perso, ma questo film mi ha rigenerato. Tornare a fare ciò che amo e lavorare con persone che amo è stato fondamentale. Per me, non importava il risultato finale, ma il piacere di realizzarlo insieme a queste persone”.

Una possibilità concreta per il produttore, ma meno probabile per il regista. Non ci resta che attendere per vedere come si evolverà la situazione. Restate con noi per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti dal mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

Articolo di Damiano Longo

Redazione NCI

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