di Redazione NCI
Nella chiesa di San Maiolo alcuni seguaci di Dio hanno sospeso una barca a cinque metri d’altezza per concretare la metafora del “ punto fisso di navigazione per coloro che vogliono compiere un cammino verso Cristo”. Questi hanno posto l’imbarcazione, lunga 3,5 m e larga 1,3m, in modo che i fedeli, una volta entrati nel santuario, possano immediatamente scorgerne l’imponente presenza. Sullo sfondo del battello è inoltre stata disposta una gigantografia del lago di Tiberiade. Le acque del pelago sono state appositamente situate in secondo piano al fine di completare lo scenario della venera immagine.
A voler ricreare l’ambientazione biblica è stato don Silvio Barbaglia. Il sacerdote è da tempo un teologo e studioso del libro sacro dei cristiani e a giugno è diventato parroco dopo 40 anni in seminario. L’ecclesiastico, dovendo motivare le ragioni di questa sua particolare decisione, ha dichiarato: “C’era questa barca in un corridoio del seminario di via Monte San Gabriele, serviva per le rappresentazioni ma doveva essere portata via e allora mi son detto: non si può buttare una barca così imitativa delle barche antiche che si trovano nel lago di Tiberiade”. Così il reverendo ha chiesto il supporto di alcuni volontari che hanno contribuito al restauro del mezzo marittimo. E, dopo aver dato una nuova vita allo strumento di navigazione, si è proceduto con l’assoldamento di altri operatori che lo hanno issato con l’ausilio di un’autogru.
La barca della provvidenza
Il religioso si è detto felice di aver salvato dallo smaltimento quello che originariamente sembrava solo un vecchio relitto. È stato sufficiente curarne l’aspetto macroscopico per rendere la fatiscente barca un’entusiasmante cimelio. Grazie a questa manovra di manutenzione tutti gli osservanti del culto cristiano potranno entrare nella chiesa di San Maiolo e ammirare la spettacolare rievocazione evangelica. Mica male il lavoro del Don!
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di Gabriele Nostro
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