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Aviaria, l’influenza miete la prima vittima negli USA

di Enrico Tiberio Romano

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Il dipartimento della Salute della Louisiana ha annunciato il decesso dell’uomo che aveva contratto il primo caso grave di influenza aviaria del Paese.

L’influenza aviaria negli USA

Da giorni la stampa e i social in tutto il mondo “rimbalzavano” la notizia di un uomo che aveva contratto il virus dell’influenza aviaria H5N1 a seguito di contatti con il suo pollame da cortile e altri uccelli selvatici in Louisiana. “Le persone che lavorano con uccelli, pollame o mucche, o che sono esposte a questi animali nell’ambito delle loro attività ricreative corrono un rischio più elevato” hanno avvertito le autorità, come riporta CNN.

Spesso questo tipo di influenza osservata usualmente nelle regioni centro-asiatiche non si trasmette da uomo a uomo e non vi sono elementi per affermare il contrario in questo caso. Ciò però non deve far sottovalutare la questione che è in realtà molto seria, tanto che negli USA l’amministrazione Trump, prossima all’insediamento alla Casa Bianca, ha annunciato la volontà di eliminare l’agenzia responsabile della preparazione ai rischi epidemici.

Chi contrae questo virus e sviluppa la patologia associata ha infatti sintomi molto gravi. Se causata da una forma altamente patogenica, la malattia è seguita da una morte rapida quasi nel 100% dei casi. A onor del vero, gli esperti hanno da ridire anche in merito alla gestione dell’attuale amministrazione. La risposta alla crisi è stata giudicata insufficiente, lo stanziamento di 306 milioni al 3 gennaio non basterebbe a scongiurare i rischi che questa delicata situazione comporta. “Sebbene il pericolo per gli esseri umani sia basso, ci prepariamo sempre a tutti gli scenari possibili“, ha affermato in una nota il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Xavier Becerra.

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