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Avellino, prete si innamora e lascia il sacerdozio dopo 32 anni

di laraguidobono

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A Chiusano San Domenico (Avellino) un parroco ha deciso, dopo lunghe e attente riflessioni, di lasciare il sacerdozio perché innamorato profondamente di una donna. Il prete lascia la chiesa dopo aver dedicato 32 anni ad essa.

“Ho scoperto di amare una donna”: prete lascia il sacerdozio ad Avellino

Don Antonio Romano è il parroco di Chiusano San Domenico (Avellino) da ben 32 anni, e da poco ha annunciato, tramite un lungo post su Facebook, la sua decisione di lasciare il sacerdozio dopo essersi innamorato di una donna.

Don Antonio dichiara infatti di aver scoperto di amare una donna con la quale condivide non solo sentimenti, ma anche aspirazioni, progetti, fede, princìpi e ideali. Come riporta TGCOM24, asserisce quindi di non poter più combattere contro la sua natura.

Il parroco spiega che la sua decisione non è stata affatto semplice, dal momento che dietro ad essa c’è stato un lungo “travaglio interiore” che l’ha portato a diverse riflessioni. Don Antonio era anche molto preoccupato di lasciare sguarnita la parrocchia e di distaccarsi dalla sua amata comunità, però afferma di non poter fare a meno di seguire i dettami della sua coscienza e di “ripudiare ogni forma di doppiezza, d’ipocrisia e di falsità“.

L’ecclesiastico asserisce poi di non aver mai nascosto le sue convinzioni circa l’imposizione del celibato da parte della chiesa. Infatti, spiega come molte persone a lui vicine conoscano bene le sue difficoltà nel vivere una vita da celibe. A questo proposito, si era ripromesso di “rinnovare la promessa annualmente finché avessi avuto la grazia e la forza per mantenerla“. Il sacerdote non pretende che la chiesa cambi le sue regole per lui, ma spiega di non poter rinunciare alla sua libertà di pensiero, di parola e di azione, che “altrimenti sarebbero limitate all’interno dell’istituzione“.

Il futuro di Don Antonio come missionario laico

Don Antonio non rinnega la sua fede e tutto ciò che ha fatto durante gli anni come ecclesiastico, tra l’altro rinunciando alla sua intera giovinezza e alla possibilità di costruirsi una famiglia. Il parroco asserisce che continuerà a stare dalla parte degli oppressi e degli ultimi anche al di fuori della chiesa, infatti porterà avanti le sue opere di bene tramite l’associazione “Sulle tracce degli invisibili” da lui fondata per aiutare i bambini del Burundi.

Il prete chiede infine sostegno e incoraggiamento da parte di coloro che gli vogliono bene e conclude: “Vi ringrazio per il vostro prezioso aiuto in tutti questi anni vissuti insieme. Vi vorrò sempre bene e vi stringo in un forte abbraccio“.

Don Antonio, interpellato poi dall’Ansa, ha spiegato che rimarrà ancora qualche giorno al suo posto, nell’attesa della decisione del vescovo della Diocesi.

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