di Redazione Network NCI
Da ottobre le auto diesel euro cinque non potranno circolare nei comuni con più di trentamila abitanti. Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna le regioni coinvolte. Il provvedimento colpisce oltre un milione di veicoli.
Stop alle auto diesel euro cinque
Il provvedimento toccherà i comuni con più di trentamila abitanti in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. Nello specifico, ad essere colpite saranno le vetture immatricolate tra il 2011 e il 2015. Chi non dovesse rispettare il divieto verrà multato tra i 168 e i 679 euro, con il rischio di sospensione della patente in caso di recidiva. Come riportato da TGcom24, il decreto approvato dall’esecutivo sancisce infatti lo stop dal 1° ottobre 2025 al 15 aprile 2026 nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 alla circolazione delle auto Euro 5. L’obbiettivo è ridurre il PM10 nelle quattro regioni più inquinanti d’Italia, come stabilito da una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 10 novembre 2020, che ha condannato l’Italia per il superamento sistematico dei valori in molte aree del paese.
La situazione in Italia
Le auto colpite saranno oltre un milione. I dati diffusi da Aci analizzati dal Centro Studi di AutoScout24 mostrano come ancora 1,25 milioni di vetture con una classe di emissione Euro 4 o inferiore circolino per le strade italiane. Il governo starebbe preparando un emendamento per opporsi allo stop, entrato in Gazzetta ufficiale il 21 maggio. Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha dichiarato: “Siamo al lavoro per annullare il blocco delle auto con motore Euro 5 diesel. È una delle follie della Commissione von der Leyen, che ha approvato quella fesseria economico-industriale che si chiama Green Deal”. Intanto nelle regioni interessate dal divieto, gli automobilisti potranno ricevere un dispositivo chiamato Move-In, che traccia gli spostamenti. Così facendo potranno percorrere un certo numero di chilometri con il loro veicolo.
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Articolo a cura di Enrico Roca
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