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Australia, 4 mesi in carcere per un errore della polizia

di Redazione NCI

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Ci troviamo in Australia, dove due donne si sono viste costrette a passare 4 mesi in carcere a causa di un errore della polizia. Secondo la ricostruzione dei fatti le autorità australiane sembrano aver scambiato del semplice thè per della droga, incriminandole di fatto senza un motivo valido.

L’errore dei funzionari dell’aeroporto

Mamma e figlia, Vun Pui Chong e San Yan Melanie Lim, si sono ritrovate a passare 4 mesi in un carcere australiano dopo che all’aeroporto la polizia ha scambiato i 25 kg di thè che avevano importato per della droga. Le due donne avevano portato quella quantità di thè allo zenzero con lo scopo di vendere la bevanda come rimedio per i dolori mestruali. Abitudine molto diffusa nel loro paese d’origine, in Malesia.

Australia

Le autorità dell’Australian Border Force non hanno però creduto alla versione delle donne. Infatti, hanno sequestrato loro le bustine contenenti il thè affermando che in realtà si trattasse di droga anfetamina fendimetrazina. Poco dopo, degli agenti di polizia pesantemente armati non hanno esitato a fare irruzione nella loro casa per procedere con l’arresto. L’accusa era di fornitura commerciale di droga, reato che in Australia comporta una tra le pene più alte.

Tutto ciò, incredibilmente, nonostante non ci fossero prove concrete della presenza di stupefacenti nei test fatti alle bustine contenenti il thè. I media australiani riportano che nelle analisi fatte era stato rilevato solamente un unico spettro di sostanze simili alla fendimetrazina. Eppure non si trattava di droga, ma solamente della quarta sostanza presente dopo zucchero, saccarosio e zucchero in polvere.

Le due donne sono comunque state rinchiuse per mesi e non è nemmeno stata data loro la possibilità di uscire pagando una cauzione. Ora, finalmente scarcerate, madre e figlia stanno cercando di farsi riparare il danno subito: probabile un risarcimento non indifferente visto il trattamento ricevuto.

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di Elena Barbieri

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