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Aukus al lavoro per lo sviluppo di armi ipersoniche

di Lorenzo Scorsoni

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Testa a testa tra Cina e membri dell’Aukus per lo sviluppo delle armi ipersoniche. La decisione del controverso triumvirato, composto da Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna, è volto a prevenire la minaccia di Pechino?

Aukus: un ostacolo per la Cina?

Cina

Presidente cinese (@shutterstock)

A quanto pare il fronte ucraino non è l’unica preoccupazione per gli Stati Uniti. Il 15 febbraio del 2021 è stato annunciato senza preavviso l’Aukus, un patto di sicurezza trilaterale tra USA, Regno Unito e Australia. Ufficialmente lo scopo era la creazione di sottomarini a propulsione nucleare per ampliare la difesa marina. Ufficiosamente, stando ad una fuga di notizie, i sottomarini sono ideati per contrastare eventuali attacchi della Repubblica Popolare Cinese.

Ai primi accordi, si aggiungono ora i finanziamenti per la creazione di potenti armi ipersoniche. Annunciati lo scorso 5 aprile da Londra, sembrerebbe una forte provocazione nei confronti della Cina. Tra le ripercussioni della guerra in Ucraina, sicuramente rientrano le future decisioni in politica estera della RPC. L’ombra di un possibile attacco all’isola di Taiwan preoccupa apertamente gli Stati Uniti.

Missile (@Shutterstock)

La corsa alle ipersoniche

È inoltre nota la preoccupazione mostrata da Biden per il forte sviluppo militare di Pechino all’annuncio, dichiarato falso dalla Cina, dello sviluppo di una potente arma ipersonica. Nonostante le smentite, le esercitazioni con armamenti di questo tipo sono pubblicamente note. L’apertura di una nuova competizione militare tra gli Stati vede proprio le armi ipersoniche come terreno di ricerca. Stando alle parole di Joseph Henrotine, ricercatore di strategia comparata a Parigi, presso Le Soir i missili ipersonici sono dotati di elevatissima velocità, precisione e potenza. “Le armi ipersoniche uniscono al vantaggio della velocità quello della manovrabilità, che permette loro di eludere i sistemi di difesa antimissile territoriale e di colpire obiettivi situati nel cuore dei territori nemici oppure in mare”.

L’Aukus è dunque al lavoro per fronteggiare una possibile minaccia cinese. Le tensioni tra i blocchi orientale e occidentale sono alle stelle, e la Cina è un tassello fondamentale. Una vittoria della Russia potrebbe sollecitare le forze militari in tutta l’Asia. L’Aukus d’altro canto non sembrerebbe così apprezzata dalla Francia, che ha visto saltare il patto franco-australiano. Quest’ultimo, cancellato proprio del triumvirato, avrebbe lasciato scoperte le aree francesi nell’indo-pacifico, area d’interesse proprio della Cina.

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Di Scorsoni Lorenzo

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