Attualità

Attentato a Bruxelles: l’attentatore è morto in una sparatoria

L’incubo terrorismo torna a spaventare l’Europa, in particolare Bruxelles, capitale del Belgio, vittima di un efferato attentato . Infatti, nella città, nella giornata di ieri, lunedì 16 ottobre, un uomo ha fatto fuoco al grido di “Allah Akbar” (Allah è grande), uccidendo due persone e ferendone un’altra. L’uomo si è successivamente dato alla fuga, rivendicando l’attacco a nome dell’ISIS, organizzazione terroristica islamica, protagonista degli attacchi in Francia di qualche anno fa.

L’attentato

L’attacco è avvenuto alla sera, intorno alle 20, e i testimoni, intervistati da “Le Soir” (un giornale belga), affermano di aver visto un uomo fuggire su uno scooter, con indosso un giubbotto arancio fluorescente e un casco bianco.

L’attentatore, identificato come “Abdeslam Lassoued“, è un 45enne tunisino, con alle spalle una condanna per terrorismo nel proprio Paese.

Le motivazioni alla base dell’attentato non sono chiare, ma si pensa ad un collegamento con le polemiche nel mondo musulmano per le copie del Corano bruciate a Malmo, città svedese, da rifugiati iracheni. Le due vittime, infatti, erano tifosi svedesi, arrivate dal paese per vedere “Svezia-Belgio”. Partita che è stata, ovviamente, annullata a seguito della tragedia.

Le parole dell’attentatore:

Il presunto killer, ha rivendicato la responsabilità dell’azione con un video sui social, pubblicato anche da “Repubblica“, in cui afferma: “sono Abdesalem Guilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi proprio ora“. E ancora “sono un mujahid dello Stato islamico. Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Si vive per la fede e si muore per la fede. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno“. Sempre sullo stesso profilo su cui ha pubblicato i video, l’uomo ha fatto riferimento al conflitto tra Israele e Hamas e al bambino ucciso negli Stati Uniti.

Successivi sviluppi e morte dell’uomo

A seguito della fuga, l’uomo è stato rintracciato a Schaerbeek, un comune in Belgio. Qui, scrivono diverse testate giornalistiche, come per esempio “RaiNews“, si sarebbe svolto uno scontro a fuoco con la polizia, che ha portato al ferimento del presunto attentatore. L’uomo, colpito al torace, è stato trasportato in ospedale.

Da qui, le notizie sono vaghe e contraddittorie, ma ciò che emerge dai media belgi, è la conferma della morte del tunisino. Il ministro degli interni belga, Annelies Verlinden, afferma sia deceduto nel reparto di rianimazione. Secondo “SudInfo“, giornale online, l’uomo sarebbe stato fermato dalla polizia in un bar di Schaerbeek. Non avrebbe risposto ai colpi sparati dagli agenti e avrebbe tentato la fuga. Uno dei proiettili lo ha però colpito al torace, ferendolo. Mentre veniva trasportato in ambulanza, Abdesalem, ha avuto un arresto cardiaco ed è morto.

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Giorgio Stanga

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