Attualità

Attacco hacker in Senato: spunta un video hot sugli schermi

Ad una settimana dal voto per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, in Senato c’è stato un incredibile attacco hacker. Il tutto è successo durante un convegno organizzato dal Movimento 5 Stelle in cui partecipava pure il fresco premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi. Per pochi secondi sui monitor è apparso un video porno giapponese, tra lo stupore e l’imbarazzo generale. Il convegno era in diretta sia su Zoom che su Facebook, di conseguenza tutti hanno potuto vedere quanto successo.

Denunciato l’attacco

Il video è comparso sugli schermi durante l’esposizione della parlamentare dei 5 Stelle Maria Laura Mantovani. Fin da subito si è capito che non si è trattato di un semplice incidente. Mentre la senatrice infatti si domandava “Che cos’è questo?” , altri chiedono alla regia di intervenire “Perché c’è una persona che si è introdotta… Datemi una mano a estromettere questa persona“.

Dopo la fine del convegno la stessa Mantovani ha rilasciato delle dichiarazioni ad AdnKronos: “È andato in onda improvvisamente un filmato porno sul monitor del convegno che stavamo tenendo presso Palazzo Giustiniani, al Senato. Nel corso di un convegno online da me organizzato, e non dal collega senatore Mario Turco, come erroneamente riportato su alcune testate, qualcuno si è introdotto clandestinamente trasmettendo un video dal contenuto pornografico. Ho provveduto a segnalare il tutto alle autorità competenti affinché procedano a individuare il responsabile”.

Problema hacker

Dopo alcuni momenti di incredibile imbarazzo e confusione dopo l’attacco hacker, il convegno ha proseguito fino alla fine. Anche la senatrice Mantovani spiega come “Il convegno è andato fino alla fine in modo regolare. Sia relatori che pubblico hanno continuato come se non fosse accaduto niente”.

Non mancheranno comunque le polemiche per l’ennesimo attacco mediatico degli ultimi mesi. A fine luglio del 2021 era toccato al CED della regione Lazio. Dei criminali informatici avevano provato a trafugare e ad eliminare i dati personali di migliaia di pazienti, senza però riuscirci. A dicembre invece c’è stato l’attacco hacker all’Azienda – Unità Locale Socio Sanitaria (AULSS) di Padova. I criminali hanno chiesto un riscatto per restituire i dati sensibili dei pazienti, ricevendo un secco rifiuto. Quello degli hacker ormai un problema che con l’espansione di Internet è diventato sempre più diffuso.

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di Davide Gerace

Redazione NCI

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