Arkane Studios negli anni ci ha saputo far affezionare alle sue opere, capaci di trasmettere emozioni e divertimento grazie ad un ottimo gameplay e un level design eccezionale. Proprio per questo in molti si sono chiesti cosa sia successo con Redfall. Dov’è finito il game design di Dishonored e il gameplay di Prey?
Con Redfall le cose non sono andate secondo i piani. La delusione generale è dovuta, oltre all’effettiva qualità del gioco, al passato di Arkane Studios, che negli anni ha saputo proporre sempre opere di altissima qualità. Lo studio nasce a Lione, in Francia, nel 2000, grazie a Raphaël Colantonio. Nei primi dieci anni ha pubblicato tre videogiochi: Arx Fatalis (2002), Dark Messiah of Might and Magic (2006) e Karma Star (2009). La svolta arriva però nel 2012, quando insieme a Bethesda pubblica Dishonored, un Immersive Sim in prima persona con spiccate meccaniche stealth. Di fatto, con l’avventura di Corvo Attano Arkane ha trovato la sua formula vincente.
Dishonored è stato un successo, apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, ed ha segnato l’inizio di una nuova era per Arkane e il publisher Bethesda. Quattro anni dopo, nel 2016, è arrivato anche Dishonored 2, che partendo dalle solide basi del predecessore ne ha migliorato le meccaniche sotto tutti i punti di vista. Con il secondo capitolo il team ha di fatto confermato la sua abilità nel genere degli Immersive Sim, costruendo un mondo vivo e dinamico che lascia piena libertà d’azione al giocatore.
Nel 2017 sono arrivati sul mercato Prey e Dishonored: la Morte dell’Esterno. Il primo, sviluppato dalla divisione di Austin (gli stessi che hanno lavorato su Redfall), nasce come sequel del Prey originale (2006) presso Human Head Studios, ma Bethesda lo ha finalmente portato alla luce. Il gioco, accolto bene dalla critica, è stato apprezzato soprattutto dai fan, che ancora oggi lo ricordano come uno dei migliori titoli di Arkane. La morte dell’Esterno è invece un’espansione stand-alone di Dishonored 2 che ne prosegue la trama. Anche questo ha riscosso il favore del pubblico e della critica, anche se non ha raggiunto i livelli qualitativi del gioco principale.
Nel 2021 è stato invece il turno di Deathloop, con cui Arkane ha proposto nuova proprietà intellettuale. Il gioco è solido, e presenta un concept e uno stile artistico tipico delle produzioni della software house. Come si evince dal titolo, nel gioco, ambientato nello stesso universo di Dishonored, i giocatori devono spezzare un loop che tiene intrappolati i personaggi sull’isola di Blackreef. Al netto di qualche problema con l’intelligenza artificiale, più evidente rispetto al passato, anche questo ha riscosso un discreto successo, sia su PlayStation e PC che su Xbox Series X/S, dove è arrivato una volta terminato il periodo di esclusività con Sony.
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