Anche l’Arabia Saudita ha, finalmente, il suo Festival del Cinema. Una svolta di notevole interesse per un paese che, fino al 2018, proibiva la costruzione di cinema sul territorio nazionale e che oggi tenta di ritagliarsi il suo spazio nel panorama cinematografico internazionale. L’evento, dalla durata di 10 giorni, potrebbe quindi rappresentare uno spiraglio di libertà nello stato più grande della penisola arabica.
Per lanciare al meglio l’evento, gli organizzatori non hanno badato a spese, invitando numerosi attori di caratura mondiale. Dall’Egitto, ad oggi il principale produttore di film in lunga araba, le attrici Hend Sabry, Nour Al Ghandour,Lebleba e Mohammed Henedi, regista di numerose pellicole di successo. Personaggi per noi sconosciuti, ma riconosciuti in Arabia Saudita come celebrità assolute e stelle del cinema.
Direttamente da Hollywood proviene invece Anthony Mackie, interprete di Falcon nel Marvel Cinematic Universe e avversario di Eminem in 8 Mile. La presenza dell’attore americano sul suolo arabo non è solo simbolo di riconciliazione con gli States, ma mostra il crescente interesse verso l’industria hollywoodiana da parte del paese.
Altro grande nome è Clive Owen, vincitore del Golden Globe e star di Closer e Sin City. “Sono semplicemente felice che stiano organizzando un festival del cinema qui. Penso che i festival del cinema siano un modo eccezionale per far stare insieme le persone” ha dichiara Owen a France Press. Per l’attore britannico vale lo stesso di quanto detto per Mackie, vista la sempre maggiore quantità di pellicole prodotte nel Regno Unito.
Numerosi sono gli inediti che verranno presentati. Oltre 130 tra film e cortometraggi saranno mostrati in anteprima, provenienti da ben 67 paesi. Tra le pellicole più importanti spiccano The Alleys del regista giordano Bassel Ghandour e 83, opera dell’inglese Joe Wright sulla vittoria dell’India ai mondiali di cricket del 1983.
Ad aumentare la speranza circa il futuro dell’evento anche il direttore stesso Mohammed Al Turki. In una dichiarazione alla stampa ha infatti dichiarato di ritenersi soddisfatto della scelta della città ospitante, Gedda, situata sulle coste del Mar Rosso. Oltre ad essere un patrimonio dell’umanità Unesco, testimonia un grande sostegno agli artisti sauditi.
E ad uno, anzi una, di loro renderà omaggio il Festival: Haifaa al-Mansour, prima regista dell’Arabia Saudita e vincitrice di numerosi premi internazionali con il film Wadjda. “Sono felice che si apra una nuova pagina di civilizzazione” ha commentato la donna, sicuramente consapevole di vivere in un paese dove le donne hanno ancora pochissimi diritti.
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di Bacchi Nicolò
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