di Redazione NCI
Lo scienziato Heinz von Foerster, nel 1960, annunciò una profezia che, tuttora, rimane ancora una fonte di riflessione e preoccupazione: nel 2026 l’umanità potrebbe trovarsi di fronte a una crisi globale senza precedenti. Una vera e propria apocalisse. Ma cosa si nasconde davvero dietro questa visione apocalittica?
La “profezia” sull’apocalisse di von Foerster: un futuro di crisi o un avvertimento da ascoltare?
La profezia di Heinz von Foerster è una previsione lanciata dallo scienziato e ingegnere tedesco nel 1960, in cui, secondo lui, l’umanità avrebbe raggiunto un punto di non ritorno entro il 2026, a causa della crescita esponenziale della popolazione mondiale e dei limiti ambientali del pianeta.
La sua teoria si basava su modelli matematici che prevedevano un rapido aumento della popolazione, superando la capacità della Terra di sostenere risorse sufficienti per tutti. Von Foerster non si limitava a prevedere la catastrofe, ma suggeriva anche soluzioni per evitare questo scenario, come la creazione di un “Peoplo-stat”, un sistema di regolazione della popolazione.
La sua previsione era che, se l’umanità non avesse preso misure drastiche per fermare la crescita incontrollata e il consumo insostenibile delle risorse, saremmo stati travolti da una forte crisi globale.

Orologio dell’apocalisse (@Shutterstock)
Il 2026 è alle porte: possiamo evitare la crisi globale prevista da von Foerster?
Oggi, a pochi anni dal 2026, molti esperti sono scettici riguardo alla profezia di von Foerster, ma i segnali di crisi come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze sociali e le tensioni geopolitiche sembrano confermare alcune delle sue preoccupazioni.
Nonostante i progressi tecnologici, il futuro resta incerto e la previsione di von Foerster continua ad essere un monito per l’umanità, spingendo alla riflessione su come affrontare le sfide globali in modo sostenibile.
articolo di Giulia Bazzani
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