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Aosta, post shock di un professore: “Darei fuoco agli studenti”

di Giorgio Stanga

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Se c’è una tipologia di studenti a cui darei volentieri fuoco, come a Giovanna D’Arco, be’…Les è la sigla giusta“. Sono queste le parole utilizzate da un professore e pubblicate su un post nel noto social Facebook, dopo aver tenuto un’ora di supplenza, presso il Liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide di Aosta. Secondo il docente, gli alunni:

“Sono incapaci di accettare la più elementare norma di comportamento, perché in famiglia non ne hanno mai ricevuta nessuna. Spero che trascorrano il 2024 con una broncopolmonite fulminante”.

Questa è solo una parte del post Facebook, successivamente rimosso, ma che è stato pubblicato il 22 dicembre, giorno prima delle festività natalizie. A segnalarlo è stato un ex alunno del Les, che si è sentito offeso.

Un post che semina odio

Com’è possibile leggere, diversi sono gli insulti recati agli studenti, tracciando un post pieno di odio. Per chi sia interessato a leggere il testo, esso è disponibile presso il sito AostaSera, la testata che ha rilasciato la notizia.

Non solo, come affermato, il post è stato segnalato alle autorità, arrivando anche anche agli uffici della Regione Valle d’Aosta. La sovrintendente agli Studi, Marina Fey, ha poi provveduto a inoltrare la segnalazione al dirigente scolastico, Giovanni Peduto, per valutare un’eventuale procedura disciplinare a carico dell’insegnante. Inoltre Marina Fey ha fatto contattare lo stesso docente, chiedendo di rimuovere lo scritto incriminato e pubblicarne uno di scuse.

Al via il procedimento disciplinare

Come prevedibile, è stato avviato un procedimento disciplinare. Questi verrà costituito da vari step, fino ad arrivare ad una decisione definitiva. La stessa decisione, come affermato dal dirigente scolastico Giovanni Peduto:

“Potrebbe essere mia o della Regione Valle d’Aosta, perché, a seconda della gravità del fatto, la decisione può essere presa anche dall’ufficio procedimenti disciplinari della Regione. Quindi il procedimento sicuramente andrà per le lunghe, la decisione non sarà immediata”.

Non solo, secondo lo stesso dirigente, il post risulta irrispettoso sia nei confronti degli studenti, sia nei confronti degli stessi educatori, i quali, nel momento in cui decidono di utilizzare i social, devono “usarli in modo consapevole, responsabile, utilizzando un linguaggio corretto e rispettoso di tutti“, cosa non avvenuta nel caso concreto.

E tu cosa ne pensi di quello che è stato scritto dal professore? Può essere in qualche modo giustificato, oppure un professore dovrebbe limitarsi all’educazione? Faccelo sapere con un commento!

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