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Andorra senza connessione ad Internet: la colpa è di Minecraft

di Erik Veronese

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Gli attacchi hacker sono parte delle nostre vite da ormai qualche decennio e, proprio perché sono diventati dei fatti ordinari, non ci preoccupano o stupiscono particolarmente, salvo rari casi. I “cybercriminali” possono avare i più disparati obiettivi sul web, come truffare i poveri cittadini o rubare qualche identità su Facebook. Tuttavia, il premio più succulento, la preda più ambita è indubbiamente hackerare il team di Andorra che partecipa ad un torneo di Minecraft, causando un mal funzionamento dei server dello Stato.

Minecraft e un piccolo problema nel principato

Nonostante abbia dell’incredibile, questa vicenda vede protagonisti il principato di Andorra, lo Stato incastonato tra Francia e Spagna, e uno dei videogiochi più noti al mondo, Minecraft. Alcuni giorni fa, gli SquidCraft Games sono stati trasmessi su Twitch e hanno visto la partecipazione di molti streamer provenienti da questo piccolo paese. Tutto sembrava andare per il verso giusto, fino a quando la rete Internet di Andorra non ha smesso di funzionare. Un guasto? Un cortocircuito? Qualcuno non ha pagato le bollette della luce? Ebbene no, niente di tutto questo. Il torneo, infatti, è stato vittima di un attacco hacker probabilmente progettato per impedire al team nazionale di aggiudicarsi il premio, ossia centomila euro. Ma non è mica finita qui. In realtà a risentire di questo spiacevole inconveniente non sono stati solo i protagonisti dell’evento, a subirne le conseguenze è stato l’intero principato.

minecraft

Andorra offline per alcune ore

Ad Andorra c’è un solo gestore che di fatto monopolizza il traffico sul web, un gran privilegio per gli affari ed un problema piuttosto evidente per i cittadini. Proprio a causa dell’attacco DDoS, i server dell’azienda sono andati offline causando notevoli disagi agli andorrani, che non hanno potuto utilizzare internet per più di due ore. La situazione si fa ancora più comica quando la società a cui appartengono i server ha provato a scusarsi su Twitter, non rendendosi conto che i clienti non avrebbero potuto vedere il tweet. Nonostante questo inconveniente l’evento è andato piuttosto bene, totalizzando un milione di visualizzazione in soli due giorni.

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di Erik Veronese

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