Ancelotti (@Shutterstock)
Carlo Ancelotti rimarrà l’allenatore del Real Madrid, rinnovando il proprio contratto fino al 2026. Lo ha annunciato il club madrileno nella mattinata di oggi tramite i propri canali ufficiali, con la consueta classe ed eleganza che da sempre contraddistingue i Blancos, senza far trapelare indiscrezioni o dichiarazioni di troppo. Nei mesi scorsi si era infatti parlato di un possibile approdo del tecnico italiano sulla panchina del Brasile, che con gli ultimi sviluppi diventa certamente sempre meno plausibile.
Il rinnovo è biennale: il contratto di “Carletto” sarebbe terminato alla fine di questa stagione e la dirigenza del Real non ha esitato a confermarlo come allenatore. Come ricorda il club in un comunicato, “Nelle sue cinque stagioni da allenatore del Real Madrid, ha vinto 10 titoli: 2 Champions League, 2 Mondiali per club, 2 Supercoppe europee, 1 campionato, 2 Copas del Rey e 1 Supercoppa spagnola”.
Sicuramente, non un tecnico che abbia bisogno di presentazioni: Ancelotti è l’unico allenatore ad aver vinto 4 Coppe dei Campioni e quello ad aver ottenuto il maggior numero di vittorie nella storia di questa competizione (118), ed è anche il primo allenatore a vincere i cinque maggiori campionati europei (Italia, Inghilterra, Francia, Germania e Spagna).
Il commento di Ancelotti arriva su Twitter: “Oggi è un giorno felice. Io e il Real Madrid continuiamo il nostro percorso insieme alla ricerca di nuovi e maggiori successi. Grazie a tutti e Hala Madrid!!”. Si allontana dunque l’idea Brasile, nonostante a luglio i vertici della federazione verdeoro avessero annunciato l’accordo con l’ex Milan, senza che lui confermasse mai però di aver firmato.
Pochi giorni fa, in conferenza stampa, Ancelotti aveva dichiarato che “Rispondo con facilità: il mio contratto con il Real Madrid scade il 30 giugno 2024, quindi questo è il periodo di tempo che abbiamo per discutere del rinnovo. Se il Real Madrid vorrà trattar, io non avrò alcun problema”. E così è stato. D’altronde, coppia che vince non si cambia.
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