Kickstarter è una piattaforma statunitense, utile per promuovere il proprio progetto e ottenere donazioni con l’obiettivo di incrementare la possibilità di successo dello stesso. Nella pratica, chiunque può caricare il proprio progetto e ottenere donazioni da chi vuole sostenerlo. Il team di Alzara: Radiant Echoes ha fatto esattamente questo, ma, nonostante l’aiuto di circa 5.000 persone che hanno donato quasi 300.000€, il gioco è stato cancellato.
294.428€. Questa la cifra raccolta dal team di Alzara: Radiant Echoes su Kickstarter, grazie al sostegno e alle donazioni di circa 5.000 persone, che hanno creduto nel progetto e che, ora che il gioco è stato cancellato, non potranno avere nemmeno un rimborso. Kickstarter è molto chiara sotto questo punto di vista: ogni donazione è a proprio rischio e pericolo.
Ma qual è stato effettivamente il problema?
Alzara: Radiant Echoes nasce con l’idea di realizzare un JRPG sotto una nuova prospettiva, seguendo le orme di Final Fantasy X e Golden Sun. Per sviluppare un videogioco, però, c’è bisogno di fondi. Il team ha messo mano al proprio portafogli, unendo i soldi raccolti a diversi finanziamenti arrivati da banche e investitori. Il tutto copriva però solamente la metà del budget necessario a realizzare il gioco. Da qui l’idea di aprire una campagna di crowdfunding su Kickstarter, che ha portato nelle casse di Studio Camelia (gli sviluppatori) quasi 300.000€. Studio Camelia credeva che questo avrebbe mostrato ai potenziali “partner” il vero potenziale del videogame, ma così non è stato e non si sono trovati altri investitori in grado di supportare la realizzazione.
Nonostante lunghe ricerche, Studio Camelia non è quindi riuscita a coprire interamente i costi necessari allo sviluppo e con un comunicato ha annunciato la cancellazione del gioco.
Questo il riassunto del comunicato rilasciato da Studio Camelia. Il gioco è in “pausa indefinita” a causa di un processo di liquidazione al quale è sottoposto lo studio di sviluppo.
Gli investitori operano oggi in un mercato in cui l’assunzione di rischi è scoraggiata e possono permettersi di aspettare prima di impegnarsi in un progetto per diminuire i rischi. Non abbiamo risparmiato nessuno sforzo e abbiamo cercato di resistere il più a lungo possibile. Questo fa parte della dura realtà dell’industria. Siamo creativi, ma abbiamo bisogno di fondi per continuare a creare. A volte, anche avere un’idea di gioco promettente, con un ottimo interesse di mercato e un team forte non basta. Molti dicono che ogni gioco pubblicato è un miracolo, e questo non potrebbe essere più vero. C’è una piccola possibilità che un giorno qualcuno si faccia avanti e si offra di rilevare il progetto. Se ciò accadesse, il gioco prenderebbe inevitabilmente una direzione diversa da quella presentata, ma si spera in meglio!
Non ci resta quindi che sperare in questa piccola possibilità.
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Articolo di David Verticchio
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