Intelligenza Artificiale (@Shutterstock)
I campi nell’ambito dei quali inizia ad inserirsi l’uso dell’Intelligenza Artificiale diventano sempre più numerosi ogni giorno che passa. Il traguardo più recente dell’IA è stato raggiunto infatti nel campo della medicina, dove un algoritmo ha permesso di scoprire un nuovo antibiotico contro un superbatterio, l’Acinetobacter baumannii.
Si tratta di un microrganismo che per anni è stato oggetto di studi. Esso è classificato dalla OMS tra i batteri resistenti più pericolosi al mondo, e antibiotici in grado di combatterlo sono urgentemente necessari. Esso colpisce, infatti, sopratutto persone gravemente malate o immunocompromesse, trovandosi spesso negli ospedali, ed è causa, tra le altre cose, di meningite e gravi infezioni. Le ricerche condotte su tale superbatterio, però, oltre a richiedere molto tempo e denaro, non hanno mai condotto ad alcun successo.
L’entrata dell’IA nel mondo della medicina, però, potrebbe aver portato alla fine di queste lunghe ricerche. È stato appena compiuto, infatti, un enorme passo avanti nella lotta contro tale batterio grazie ad un algoritmo che avrebbe individuato la molecola necessaria per la creazione dell’antibiotico, indicando la strada da seguire ai ricercatori.
È quanto si legge dalle conclusioni tratte dallo studio condotto dalla McMaster University, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Chemical Biology. L’esperimento, che vedeva alla guida Gary Liu, Denise Catacutan e Khushi Rathod è iniziato con la coltivazione in laboratorio del batterio, esponendolo a circa 7.500 composti chimici diversi.
I ricercatori hanno poi usato l‘Intelligenza Artificiale per individuare le molecole più “promettenti”. L’algoritmo ha registrato la struttura di ognuno dei composti chimici utilizzati, insieme alle informazioni associate alla loro efficacia. Attraverso questo complesso sistema di deep-learning, l’Intelligenza Artificiale è riuscita a valutare 6.800 molecole la cui compatibilità non era mai stata analizzata, e in sole due ore! L’IA ha così fornito le 240 scelte migliori, restringendo il campo per gli scienziati, che, a questo punto, hanno compiuto gli ultimi sforzi, testando i composti in laboratorio e individuando il nuovo antibiotico.
Quest’evento potrebbe portare ad una svolta epocale non solo per combattere l’A. baumannii, ma per la medicina in generale. Il procedimento potrebbe infatti essere ripetuto, e l’Intelligenza Artificiale potrebbe rivelarsi essere un’arma fondamentale a disposizione degli esseri umani, in grado di velocizzare enormemente il processo di scoperta di nuovi antibiotici.
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