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Allarme siccità in Emilia Romagna: ecco i divieti imposti dalla Regione

di Enea Bacciocchi

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Il caldo torrido e l’afa contraddistinguono ormai da anni l’estate degli abitanti del Nord Italia; i mesi che vanno da maggio a settembre sono difatti diventati ingestibili, con temperature che sforano i 40 °C. Inizia così un’emergenza da non sottovalutare che coinvolge per ora, soprattutto l’Emilia Romagna.

Recentemente infatti, sono comparse sul web foto del fiume Po completamente asciutto e deserto, come non accadeva da quasi 70 anni. L’allarme siccità quindi, oltre che a colpire il benessere delle persone, è dannoso soprattutto per l’agricoltura, che sta attraversando un periodo di estrema crisi.

I Sindaci dei vari Comuni emiliani stanno quindi cercando di prendere provvedimenti, al fine di placare questa crisi ambientale, invitando i cittadini a limitare lo spreco d’acqua.

Vietato annaffiare durante il giorno, multe fino a 10mila euro per chi accende fuochi

La Regione Emilia Romagna, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito, ha emanato lo stato di crisi regionale, in attesa che si estenda all’intera Nazione. I Primi Cittadini potranno da ora vietare durante il giorno il prelievo di acqua potabile per uso extradomestico come l’annaffiatura di orti e giardini o il lavaggio delle auto. Per via di questa situazione inoltre, aumenta anche il rischio di incendi nella Regione.

A causa del caldo torrido e della siccità infatti, è più probabile che in alcuni campi possano insorgere incendi, e che in poco tempo possano causare delle vere e proprie catastrofi per l’ambiente. Scatterà quindi dal 25 giugno fino ad almeno il primo luglio, lo “stato di grave pericolosità“, nella quale si vieta l’utilizzo di strumenti che producono fiamme e che possano accendere dei fuochi.

siccità

Acqua (@Shutterstock)

Chi violerà queste restrizioni andrà incontro a multe salatissime fino a 10.000 euro, ed è inoltre previsto un periodo di reclusione fino a 10 anni per incendio doloso. Anche piccoli fuochi potranno essere puniti, persino se involontari.

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