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Al via le domande per il Bonus psicologo 2025

di Redazione Network NCI

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Da oggi, 15 settembre, è possibile presentare all’Inps la richiesta per il Bonus psicologo, la misura di sostegno finalizzata a coprire le spese di psicoterapia. L’iniziativa, introdotta in via straordinaria nel 2021 e poi resa strutturale con la Legge di Bilancio 2023, è pensata per supportare chi vive situazioni di ansia, stress, depressione o fragilità psicologica. Gli importi erogati variano in base all’Isee familiare: fino a 1.500 euro per chi non supera i 15mila euro, 1.000 euro per chi si colloca tra i 15mila e i 30mila euro, e 500 euro per i redditi fino a 50mila euro. Le domande possono essere inoltrate fino al 14 novembre e la graduatoria terrà conto sia del valore Isee sia dell’ordine di presentazione.

Boom di richieste del Bonus psicologo e risorse limitate

Violenza

Per il 2025 sono stati stanziati 9,5 milioni di euro, ma la copertura stimata dall’Inps basterà per poco più di 6.300 beneficiari. Una cifra minima se rapportata ai 5 milioni di persone che, secondo i dati del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, necessiterebbero di un supporto psicologico che non possono permettersi. Già nel 2024 si era registrato un boom di richieste: oltre 400mila domande, con poco più di 3.300 contributi effettivamente erogati. L’ampio divario tra necessità e disponibilità mette in luce il nodo centrale della misura, ossia la difficoltà di garantire accesso diffuso e continuativo a un servizio tanto richiesto quanto essenziale.

Benefici misurabili e prospettive future

Nonostante le criticità, i vantaggi del Bonus psicologo sono evidenti. Secondo uno studio del Cnop, la misura ha contribuito a ridurre i giorni di malattia e le assenze dal lavoro, con un risparmio stimato di 312 milioni di euro solo nel 2022. Se esteso a tutta la popolazione che soffre di disturbi psicologici, il beneficio economico potrebbe raggiungere i 21 miliardi di euro, pari all’1% del Pil. Alla luce di questi dati, cresce la richiesta di trasformare il contributo in un sistema di servizi di prossimità più stabile, capace di rispondere a bisogni in costante aumento, in particolare tra i giovani.

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Articolo di Biagi Linda

Fonte: RaiNews

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