di laraguidobono
È stata arrestata con l’accusa di calunnia verso il marito la donna che lo scorso 5 dicembre, vicino ad Agrigento, lo aveva denunciato per averle gettato addosso dell’acido. L’uomo ha infatti riportato agli inquirenti una versione dei fatti totalmente diversa da quella fornita dalla moglie, dichiarandosi innocente.
Agrigento: diceva di essere stata “sfregiata con acido”, ora è stata arrestata
Il 5 dicembre a Palma di Montechiaro, vicino ad Agrigento, una donna di 50 anni aveva denunciato il marito, accusandolo di averle gettato sul volto dell’acido, con l’intento di sfregiarla. Tuttavia, come riportato da TGCOM24, le indagini hanno subìto una svolta inaspettata, poiché, davanti alla versione dei fatti raccontata dall’uomo, l’arresto è scattato anche per la coniuge.
La donna, infatti, aveva raccontato di essersi allontanata dalla casa protetta a indirizzo segreto nella quale viveva dopo aver denunciato il marito per violenze, con l’intento di prendere dei vestiti per la figlia. Arrivando a casa sua, avrebbe trovato il marito con una bottiglietta di acido in mano, pronto a sfregiarla. La donna, con ferite minori, se l’era cavata con 20 giorni di prognosi.
Tuttavia, qualcosa non quadrava, poiché l’uomo è tuttora ricoverato al centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania con gravi ferite a mani e collo, e ha recentemente fornito la sua versione dei fatti, opposta rispetto a quella della moglie. Infatti, il coniuge sostiene di essere stato aggredito dalla donna e di non aver mai toccato la bottiglietta dell’acido.
Le parole del procuratore
Subito dopo lo spiacevole episodio, il procuratore di Agrigento Giovanni Di Leo aveva invitato alla massima cautela riguardo la diffusione della notizia. Aveva infatti affermato: “L’interesse pubblico su una simile vicenda (…) non può e non deve scadere nella morbosità, nel linciaggio mediatico o nella formazione e diffusione di voci e notizie incontrollate“.
Di Leo aveva poi sottolineato che simili notizie non dovrebbero essere diffuse senza una completezza degli accertamenti e soprattutto senza la riservatezza delle persone coinvolte.
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